REGGIO CALABRIA – “Con la nostra attenzione responsabile sul tema dei rifiuti, con la nostra puntuale denuncia – dichiara Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – abbiamo scongiurato per il momento una scelta folle, quella dello sversamento in discarica senza alcun trattamento, che comporterebbe le esose sanzioni per la violazione della direttiva Ue. L’assessore regionale all’Ambiente dovrebbe pertanto ringraziare Legambiente Calabria piuttosto che attaccarla, peraltro senza argomenti. E dovrebbe invece dare risposte, indicare tempi certi sul rientro alla normalità nella gestione dei rifiuti. È finalmente terminata l’era del commissariamento, non è più il tempo della logica ‘prima togliamo i rifiuti dalle strade, e li nascondiamo alla vista, e poi partiamo con la differenziata’.
Si parta subito con un piano serio, realizzabile e condiviso che ci porti responsabilmente a mettere a regime il sistema”. Legambiente Calabria aveva messo in guardia la Regione da una scelta folle ed insopportabile: il via libera allo sversamento in discarica dei rifiuti “tal quale”, dunque senza alcun trattamento preventivo, per levare dalle strade calabresi le 30mila tonnellate di spazzatura che attualmente ingombrano i cassonetti. Quel decreto è stato sospeso dopo la nostra denuncia, e ci si augura venga cancellato definitivamente. In ogni caso, secondo Pugliano non esistono altre alternative alla discarica. Non la pensa così Legambiente Calabria. “Che senso ha la realizzazione di nuove discariche – aggiunge Falcone – se queste non sono a servizio della raccolta differenziata? Che senso hanno nuove discariche se poi si vuol conferire il ‘tal quale’, dunque colmandole in poco tempo per esser costretti a individuarne altre e poi altre ancora, con enormi costi per le successive bonifiche? La logica dell’emergenza permanente non ha alcun senso.
Per questo rivolgiamo alla Regione l’invito al confronto e alla collaborazione, quel confronto e quella collaborazione che abbiamo trovato con le organizzazioni che con noi hanno condiviso un Piano rifiuti alternativo, che presenteremo come annunciato venerdì prossimo a Lamezia. Siamo convinti che sia sbagliato procedere solo alla soluzione del contingente, e l’ultimo quindicennio lo dimostra: c’è bisogno di politiche di sistema e di pianificazione e programmazione”.