• Soppressione del Tribunale a Cinquefrondi. Ultimo appello per scongiurare la chiusura
    "La chiusura mortificherebbe ulteriormente, l'avvocatura palmese e tutte le popolazioni gravitanti nel circondario"
    03/09/2013 | Giuseppe Bellocco, Antonio Muscherà, avvocati | Comunicato

    CINQUEFRONDI – Lettera degli avvocati Giuseppe Bellocco e Antonio Muscherà al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palmi e alla amministrazione comunale di Cinquefrondi.

    Trascorsa l’estate, prendendo spunto dai 42 decreti ministeriali appena adottati, che mortificano, ulteriormente, l’avvocatura palmese e umiliano tutte le popolazioni gravitanti nel circondario dell’ormai “quasi soppressa” sezione distaccata di Cinquefrondi, si rivolge un ultimo, accorato, appello alle istituzioni in indirizzo, perchè si adoperino al fine di salvare il nostro Tribunale ed evitare, così, che venga relegato a dequalificante archivio. Sentiamo in dovere, in prossimità della definitiva entrata in vigore del D.Lgs. 155/2012, di rivolgere un appello all’organo di rappresentanza dell’ avvocatura, ed anche all’ Amministrazione Comunale di Cinquefrondi, perchè si attivino concretamente con il Presidente del Tribunale di Palmi, affinchè, previa convocazione – con l’urgenza che la situazione impone – della Commissione Manutenzione e/o di ogni altro organo preposto, vengano, melius re perpensa, adottati tutti i provvedimenti, necessari e propedeutici, ex art. 8 D.Lgs. 155/2012, volti ad utilizzare, a servizio del Tribunale, per il periodo massimo previsto dalla norma stessa, gli uffici dove è attualmente ubicata la sezione distaccata di Cinquefrondi, mantenendo, senza alcun costo aggiuntivo per le finanze dello Stato, presso tali immobili i servizi e le funzioni allo stato esistenti e non il solo archivio. Sussistono, infatti, specifiche ragioni organizzative, economiche, funzionali e politico amministrative che giustificano una tale richiesta, rappresentate:

     

    1°) – Dall’attuale precaria situazione in cui versano le cancellerie civili del Tribunale di Palmi e delle difficoltà in cui si è costretti ( avvocati e dipendenti ) ad operare, con fascicoli accatastati in ogni dove, che determinano inevitabili ripercussioni negative non solo per l’intera classe forense, ma anche per i cittadini, situazione, questa, che verrebbe ad essere irrimediabilmente esasperata con l’arrivo dei fascicoli della Sezione distaccata di Cinquefrondi (si ricordi che sono circa 2.500 i soli procedimenti civili pendenti);

     

    2°) – Dall’oggettiva, attuale, impossibilità per le cancellerie penali del Tribunale di Palmi di poter, in maniera adeguata, accogliere e gestire l’ulteriore e pesante carico di lavoro che proverrà, dal prossimo mese di settembre, dagli Uffici della sopprimenda sezione distaccata di Cinquefrondi (allo stato, sono circa 1.500 i processi penali pendenti) ;

     

    3°) – Dall’accertata mancata messa a disposizione, da parte del Comune di Palmi, di idonei e validi locali (dotati, quindi, del previsto NECESSARIO collaudo, della prevista NECESSARIA agibilità e della NECESSARIA messa a norma e in sicurezza, – per la cui realizzazione dovranno essere affrontate rilevanti spese pubbliche) per ospitare alcuni uffici del Tribunale di Palmi, l’Ufficio Notifiche e le attività correlate;

     

    4°) – Dalla mancanza di parcheggi idonei ad accogliere giornalmente i veicoli che, dal prossimo mese di settembre, si riverseranno quotidianamente su Palmi in numero spropositato rispetto al passato.

     

    A tutte queste si aggiungano le ragioni già individuate con la delibera del 18.07.2012, adottata dal Consiglio dell’Ordine, che si possono riassumere nei seguenti termini: – L’importanza funzionale della Sezione distaccata di Cinquefrondi, insostituibile presidio di giustizia, che comprende un vasto territorio, con oltre 100 mila abitanti, ” contraddistinto da un altissimo tasso di criminalità comune ed organizzata ” ;

     

    - ” L’alto livello di funzionalità e produttività di assoluto rilievo “, da sempre garantiti dalla sezione distaccata di Cinquefrondi ( nell’anno 2012 sono stati definiti circa 1.100 processi penali e sono state emesse circa 500 sentenze civili ) .

     

    Detto ciò non possiamo tacere né far finta di sorvolare sulla inopportuna, offensiva ed arrogante, esternazione pubblica “prefestiva” del Consiglio dell’Ordine, che ha dimostrato, ancora una volta, di preferire i clamori mediatici alla effettiva soluzione delle problematiche inerenti alla chiusura della Sezione distaccata di Cinquefrondi.

     

    Nel respingere le dimissioni del Presidente Avv. Napoli, l’Ordine Professionale, nella delibera, adottata nella seduta del 13.07.2013 e resa nota in data 20 luglio, ha ritenuto di sferrare un ulteriore, gratuito attacco, a quei “due professionisti” che hanno avuto il coraggio (e che continueranno sempre ad avere) di manifestare la propria libertà di pensiero, libertà di cui nessuno, per alcun motivo potrà privarli; e anche per questo oggi, sottoscrivono la presente istanza. Sappiano, i redattori del deliberato, che i sottoscritti non perseguono secondi fini, e non sono animati da alcun “personalismo e autoreferenzialità”. Sono questi termini che ben si adattano ad altri noti (e meno noti !) personaggi non certo agli scriventi.

     

    Chiudendo la parentesi e tornando dal faceto al serio si auspica un immediato intervento al fine di scongiurare ben più gravi conseguenze per l’intera categoria e per le popolazioni interessate.


     
  • 3 commenti

    1. sandro spanò

      e vero che la crisi ci attanaglia ma mi domando a cinquefrondi non esiste una forza politica che possa essere determinante su una cosa e posa portare qualcosa di utile per questo paese . il carcere dove , la pelliceria dove , asl che doveva essere un volano dove , la ferrovia dove, la comunita montana che fine fara?, l etr dove , il liceo dove , la pedimontana dove,e tante altre cose che adesso non mi ricordo , A i nostri giovani dove andrano? Cinquefrondese senza piu speranza

    2. Bino

      caro Sandro, ci hanno tolto tutto e per questo dobbiamo essere tutti uniti.
      INCATENIAMOCI DAVANTI AL TRIBUNALE DI CINQUEFRONDI.

    3. onib

      Caro Bino 60 anni fa non c’era niente e quindi non potevano togliere niente la gente emigrava.
      30 anni fa non c’era niente e quindi non potevano togliere niente la gente emigrava.
      10 anni fa non c’era niente e quindi non potevano togliere niente la gente emigrava
      Che cosa hanno tolto di più di questo niente? nulla!!!!!!!
      Perchè incatenarci per fare il favore a chi? Il tribunale non ha mai portato economia
      Incatenate tutti gli amministratori passati, presenti e forse anche futuri e buttate la chiave
      Il paese non ha bisogno di questa gente incapace e fannullona
      Il paese può benissimo accorparsi con un comune limitrofe.

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