REGGIO CALABRIA – Ben 107.000 aziende agricole calabresi, beneficiarie della domanda unica, sono in attesa di vedersi corrispondere il saldo delle spettanze che era stato promesso entro il mese di dicembre scorso, da parte della Arcea. Il regime della domanda unica, introdotto dal Reg. 73/2009 è l’attuale modalità di sostegno diretto al reddito degli agricoltori, previsto dalla Pac. La Regione Calabria ha voluto vincere una sfida importante con la costituzione dell’Arcea (Agenzia regione Calabria per le erogazioni in agricoltura) divenendo così, pertanto, il principale referente per molti imprenditori del comparto agricolo, i quali non dovranno più necessariamente recarsi a Roma per avviare l’iter burocratico di richiesta degli aiuti comunitari, interfacciandosi direttamente con una struttura, quella dell’Arcea, appunto, che svolge le funzioni di organismo pagatore con sede sul nostro territorio. Ebbene fino ad oggi che sta per concludersi il mese di gennaio 2013, gli agricoltori però, non hanno ricevuto nulla. Non sappiamo quali siano i motivi che hanno indotto l’Agea, al ritardo dell’erogazioni ai beneficiari.
E’ stata nostra cura, nell’interesse degli agricoltori Calabresi accertarci che sono stati deliberati in data 25 Gennaio 2013 per tutt’Italia, 771 milioni di euro circa a favore di circa 725.000 beneficiari, che dovrebbero ritrovarsi i pagamenti spettanti sui propri conti correnti entro la fine della prossima settimana. Quindi presumiamo che entro il 03 febbraio la rata dovrà essere incassata dagli aventi diritto. Il pagamento del saldo verrà ulteriormente incrementato nelle prossime settimane con un esborso di circa 100 milioni di euro, a seguito del completamento delle istruttorie, per concludersi entro il 30 giugno 2013 con gli importi residui per un ammontare complessivo di altri 90 milioni di euro. Il pagamento del saldo della domanda unica avrebbe potuto aver corso già a partire dal 1° dicembre 2012 se l’Agea avesse avuto la disponibilità finanziaria messa a disposizione dal ministero dell’Economia e Finanze con anticipazione di tesoreria, cosa che non è avvenuta mettendo in serie difficoltà gli agricoltori, specialmente quelli calabresi.
Come Fratelli d’Italia, esterniamo la preoccupazione che qualora nel prosieguo non sia assicurato all’Agea un flusso di cassa continuo e coerente con le istruttorie definite degli aiuti, si possano determinare interruzioni nell’erogazione dei pagamenti con gravi danni nei confronti degli agricoltori, peraltro, in un momento economico particolarmente difficile. Riteniamo dunque importante e fondamentale, impegnarci e vigilare, sia sul governo centrale che sulla sede periferica calabrese, affinchè l’iter procedurale sia avviato “tempestivamente” per garantire agli agricoltori di ricevere le spettanze dovute, e quindi ridare sollievo e speranze, a un economia trainante per la nostra Regione.