• Scuolabus alimentato a metano, una “rivoluzionaria” scelta a favore dell’ambiente e delle tasche dei contribuenti
    Il comune di Taurianova porta a scuola i bambini con un pulmino che unisce il rispetto per l'ambiente con la convenienza economica. Unico problema la risicata rete di distribuzione
    17/01/2015 | Edicola di Pinuccio

    scuolabus a metano1TAURIANOVA – Non succede tutti i giorni, soprattutto in Calabria, e proprio per questo fa notizia. Il Comune di Taurianova ha acquistato da qualche tempo. con il contributo della Regione, un pulmino scuolabus. Ma la notizia non è questa. La novità rivoluzionaria sta nel fatto che il mezzo acquistato è completamente alimentato a metano. La scelta, mai operata almeno nella piana di Gioia Tauro da alcun’altra amministrazione locale, comporterà benefici sia per le casse comunali che per l’ambiente. Al posto degli inquinanti mezzi alimentati nella maggior parte dei casi con il costoso diesel, l’alimentazione a metano garantisce un’economia di oltre il 50% rispetto ad altro carburante.

     

    Il nuovo pulmino, avvistato presso l’unico distributore esistente nella Piana, è in esercizio da qualche tempo ed ha percorso le strade cittadine non dopo aver superato alcuni problemi che lo hanno bloccato in garage per diversi mesi. L’intervento dei commissari prefettizi ha permesso di disciplinare il rapporto con il fornitore del prezioso ed economico carburante e conseguentemente di far entrare in servizio il mezzo. Con un pieno di metano (circa 45 Kg) il nuovo scuolabus riesce a percorrere quasi 500 Km  spendendo circa 50 euro. Non c’è proprio nulla da dire per un automezzo di cilindrata 3500 turbo.

     

    La svolta ecologico/economica del comune della piana dovrebbe e potrebbe essere emulata o addirittura imposta a tutte le pubbliche amministrazioni. L’indicazione troverebbe la quadra con il fatto che oramai sempre in maniera più massiccia vengono meno i trasferimenti statali e gli enti locali sono costretti a tirare la cinghia misurandosi spesso con grosse difficoltà di reperimento di fondi. In tal senso spendere meno per i carburanti comporterebbe una minore pressione fiscale nei confronti dei fruitori di servizi quali quello del trasporto scolastico i cui costi devono, in quanto servizio a domanda individuale, essere interamente posti a carico di questi  ultimi.

     

    Citate le cifre, provate ad immaginare il risparmio che si otterrebbe se, nel rinnovo del parco auto, a tutti gli enti pubblici venisse imposto di acquistare automezzi ecologici a metano. Un forte aiuto alla spending-review senza aumentare il carico fiscale pro-contribuente.

     

     

    Ma la logica del risparmio sicuro cozza con la quello della rete di distribuzione. Al momento possono (e a parer nostro devono)  operare la scelta del carburante alternativo le amministrazioni comunali e tutti gli altri enti pubblici che si ritrovano nelle condizioni di essere serviti dalla rete senza particolari disagi legati alla distanza dal distributore, in caso contrario la scelta si ripercuoterebbe paradossalmente in maniera negativa sulle casse.  In Calabria sono molto pochi i distributori di metano aperti ed operativi, in provincia di Reggio solo due pompe una nel capoluogo e l’altra a Polistena. Difficile quindi immaginare che un comune o ente che dir si voglia possa pensare a mettere in atto una rivoluzione se solo per raggiungere il distributore deve essere consumata la metà del carburante ecologico.

     

    Non resta che sperare in un futuro allargamento della rete di distribuzione in nome di un maggior rispetto per l’ambiente e per le tasche degli utenti della strada nonchè dei contribuenti italiani. Nel frattempo non ci resta che tributare gli onori al merito al Comune di Taurianova, precursore della strada del rinnovamento ecologico/economico nella pubblica amministrazione locale nella piana di Gioia Tauro.