• Rosarno, lo svincolo delle polemiche. Collia scrive all’Edp: “Con la giunta Lavorato furono affrontati tutti i nodi del territorio”
    "Solo la funzionalità dell’opera rispetto alla viabilità del territorio era di competenza comunale, ma il progetto e in particolar modo i costi dell’opera sono di competenza del governo che controlla l’Anas quale azienda dello stato"
    16/10/2013 | Pino Collia, gà assessore ai Lavori pubblici di Rosarno | Edicola di Pinuccio

    ROSARNO – In merito all’articolo pubblicato dall’Edicola di Pinuccio lo scorso 5 ottobre 2013, (“Svincolo autostradale di Rosarno. Per Timpani (Fdi) l’opera è difforme rispetto al progetto originario“), ritengo doverosa una corretta puntualizzazione, in quanto chiamato in causa nella qualità di assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rosarno dell’epoca (anno 2000).

     

    L’amministrazione comunale guidata da Peppino Lavorato durante il suo mandato ha lavorato secondo un modello che creasse nel tempo una prospettiva di riqualificazione ed emancipazione del territorio dalla deprecabile condizione di sottosviluppo al quale le classi dirigenti locali l’avevano nei decenni precedenti obbligato. Pertanto se esistono responsabilità in capo agli amministratori dell’epoca per aver realizzato opere pubbliche e strumenti di pianificazione del territorio fino ad allora neanche immaginati, ebbene sono facilmente identificabili. Infatti, ne’ prima e neanche dopo ci sono stati amministratori che con caparbietà e tenacia hanno realizzato e raggiunto gli obiettivi dell’epoca: Piano regolatore generale, Piano di recupero antisismico del centro storico, Piano di recupero di Pian delle Vigne, ristrutturazione del Palazzo comunale e del campo sportivo, costruzione palazzetto dello sport, della scuola media di contrada Serricella, della scuola materna di contrada Bosco, interventi di riqualificazione urbana e di consolidamento del territorio, riconquista di un ruolo importante per la stazione ferroviaria, ecc. ecc.

     

    E’ di poca consolazione per esempio, per coloro che oggi artatamente associano responsabilità a quella amministrazione, su opere pubbliche afferenti all’Anas. Infatti, solo la funzionalità dell’opera rispetto alla viabilità del territorio era di competenza comunale, ma il progetto e in particolar modo i costi dell’opera sono di competenza del governo che controlla l’Anas quale azienda dello stato, non certo del Comune di Rosarno. Chi disconosce tale meccanismo di controllo, è palesemente: in malafede o ignorante sotto il profilo amministrativo. Quello che invece angoscia, è la mancanza della continuità nel modello di prospettiva che prima è stato richiamato, che avvilisce un territorio ed i suoi cittadini. Invitiamo quindi le attuali classi dirigenti a riassumere un ruolo di leadership sotto il profilo amministrativo, sociale e politico.