• Rosarno, botta e risposta tra il sindaco e l’opposizione. Saccomanno (Grande Sud): “Parla di legalità e getta fango su chi l’ha preceduta”
    09/11/2012 | Giacomo Saccomanno, Grande Sud Rosarno | Comunicato

    ROSARNO – Alla dottoressa Tripodi, sindaco di Rosarno. In tutti i suoi discorsi o atti parla sempre di legalità e si dichiara una prima donna a difesa della legge contro i clan di questa Città. In alcuni passaggi, per magnificare la sua persona, si lancia anche a dichiarare o, comunque, a far pensare che prima di Lei vi erano a Rosarno solo persone colluse e corrotte, tanto da dover “costringere” qualche consigliere, naturalmente della sua maggioranza, a dover approvare la delibera di costituzione di parte civile nei processi di ndrangheta. E ciò, in quanto appare molto strano che Lei possa riprendere un consigliere di minoranza!

     

    il municipio di rosarno

    Dinanzi alla contestazione che mai nessun consigliere si è tirato indietro per l’approvazione della suddetta delibera all’unanimità, ha cambiato direzione, non potendo sostenere l’insostenibile. Nella intervista appositamente predisposta, comparsa nei giornali locali, ha affermato – con un volo pindarico completamente scollegato – “… in accordo con tutti i consiglieri di maggioranza, prima che il Consiglio comunale deliberasse in tal senso. Il quasi costretto si riferiva al voto di un consigliere di minoranza che nel suo intervento del 30.8.2011 e nelle dichiarazioni stampa aveva assunto un atteggiamento poco chiaro sull’argomento delle minacce a me rivolte”. Ed, allora, per come più volte ribadito, caro sindaco, le bugie hanno le gambe corte, molto corte. Nella seduta da Lei indicata è stato approvato all’unanimità un documento nel quale si legge “… Il Consiglio, in linea con quanto già attuato dalle precedenti amministrazioni, conferma e ribadisce la decisione di costituirsi parte civile nei processi di mafia, ogni qual volta le indagini della magistratura individuano il comune di Rosarno come parte lesa …” e vi è stato anche un espresso mio intervento per confermare la piena solidarietà a Lei e alla sua famiglia.

     

    Nel corso della discussione ho precisato che l’episodio non era chiaro e che bisognava attendere l’esito delle indagini, per avere maggiore certezza sull’accaduto. Avevo ed ho delle perplessità che possa trattarsi di “vere minacce” e lo dico con la consapevolezza di colui che conosce la storia del nostro paese, certamente meglio di Lei, che ha avuto modo di conoscere le persone, e che sa cosa valgono e vogliono dire le parole, tra l’altro scritte da soggetto che non comprende bene o per niente la lingua italiana. Penso di avere il diritto di meditare altro e che nessuno può impedirmi di ragionare sulle cose che avvengono. Tra l’altro, svolgo l’attività di avvocato ed ho la consapevolezza che la “verità processuale” spesso non corrisponde alla “verità sostanziale”. Quindi, ho manifestato delle perplessità sulla natura data alla lettera ed ancora oggi ho pensieri diversi. Riflessioni che vengono maggiormente rafforzate dalla mancata costituzione di parte civile, in tale processo, sia del Comune che di Lei personalmente. Ed allora, quali sono le ragioni di tale marcia indietro? Perché è stata disattesa la delibera del Consiglio Comunale del 30.8.2011? E di questo che vogliamo parlare signor Sindaco. Non delle sue errate ed inconsistenti e forse diffamatorie ricostruzioni. E proprio Lei che con il suo strano comportamento, poco chiaro, crea dubbi e tanti pensieri. E poi signor sindaco eviti di dire sciocchezze. E’ credibile che si riscatti l’immagine del nostro paese con le dichiarazioni rilasciate a Padova?

     

    E poi che senso ha buttare fango su chi l’ha preceduta senza nemmeno conoscere la storia vera del suo paese e senza comprendere cosa sia la vera legalità. Quella vissuta giornalmente e non quella solo declinata. Chi l’ha preceduta ha avuto minacce, proiettili inviati presso la propria abitazione, e non ha potuto governare. Ma tutto ciò perché ha professato veramente la legalità impedendo il malaffare. Ma non con le parole, ma con la presenza costante in Comune, con il lavoro continuo e con tanta passione ed amore per la propria Città. Ed in poco più di due anni è stato fatto tanto, anzi tantissimo. La gente dei paesi vicini, le imprese venivano a Rosarno e non ci giravano attorno, come accade oggi. Ed il lavoro serio, caro sindaco, ripaga: ed, infatti, quasi tutte le opere progettate dalla mia amministrazione sono nei suoi programmi: ex Cinema Argo, Centro Polivalente, Terminal bus, circonvallazione, ettcc. Il problema vero di questa città, caro sindaco, e che quando andrà via Lei lascerà solo macerie e null’altro. E di questo saranno responsabili tutti coloro che non hanno il coraggio di voltare pagina. E le ricordo ancora che legalità vuol dire il rispetto dei ruoli e della legge. Le interpellanza devono avere, quando richiesto, risposta scritta e non interviste posticce sui giornali. Lei è il signor sindaco e deve rispettare le regole! Io ed i cittadini attendiamo con pazienza che Lei finalmente riesca ad essere un sindaco vero che lavora e si interessa di questa città. E non un conferenziere che non ha il tempo di capire cosa succede a Rosarno e di cosa abbia bisogno la popolazione.