• Rifiuti: nel 2013 in Calabria solo il 14,7% di raccolta differenziata nonostante i 26 mln di Fondi Europei
    31/03/2015 | www.ildispaccio.it

    La Calabria e altre tre regioni del Sud (Campania, Puglia e Sicilia) potrebbero risparmiare 69 milioni all’anno se raccogliessero in modo corretto la stessa carta e cartone che viene raccolta al nord. E’ un dato che emerge dalla ricerca “Obiettivi di riciclaggio 2020: la raccolta differenziata di carta e cartone in quattro regioni nel sud Italia”, realizzata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dal Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica (Comieco). Nel 2013 di queste quattro regioni soltanto la Campania con il 44% di raccolta differenziata ha superato la media nazionale del 42%; la Sicilia rimane la più arretrata con il 13,4%, la Calabria arriva al 14,7%, la Puglia al 22%. Secondo i dati emersi dal rapporto, viene ancora smaltito in discarica il 93% dei rifiuti urbani in Sicilia, il 71% in Calabria, il 67% in Puglia, a fronte di una media nazionale del 37%; in Campania lo smaltimento in discarica arriva al 19%. Queste quattro regioni del Sud sono poi tutte in sofferenza nella riscossione della tassa o tariffa dei rifiuti, particolarmente la Sicilia.

     

    Nella raccolta di carta e cartone – a fronte di una media nazionale di 48,4 kg per abitante – Campania e Puglia arrivano a circa 29 kg a testa; meno la Sicilia (16 Kg) e la Calabria (18 Kg). In base ad alcune simulazioni lo studio evidenzia che se le quattro regioni raggiungessero una raccolta di carta e cartone pro-capite media pari a quella del nord Italia (cioè di 61 kg) il ‘risparmio’ sarebbe di oltre 69 milioni di euro l’anno: 35,4 milioni per la Campania, 17,5 milioni per la Sicilia, circa 8 milioni sia per la Calabria che per la Puglia. Quattro regioni per un paradosso, perché se da una parte i ritardi allontanano dagli obiettivi previsti dalla Comunità Europea al 2020, dall’altra queste stesse quattro regioni rappresenterebbero “la California dell’Italia: le potenzialità, in termini di raccolta differenziata di carta e cartone, permetterebbero al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi previsti dalla Comunità Europea per il 2020 del 50% del riciclo”, spiega all’Adnkronos il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti. Per adeguare le dotazioni impiantistiche sarà necessario sfruttare bene la programmazione dei nuovi fondi europei 2014-2020.

     

    “Per queste quattro regioni c’è la possibilità di accesso ai fondi che possono finanziare fino all’80% degli investimenti, sperando di non ripetere l’esperienza della programmazione europea 2007-2013 dove si sono spesi parecchi milioni ma almeno in tre regioni, cioè Puglia, Calabria e Sicilia, risultati significativi non si sono visti”, sottolinea Ronchi (presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile). “Nonostante la spesa, infatti, la raccolta differenziata non è stata organizzata in maniera adeguata, così come non adeguato è stato l’impegno degli amministratori e delle aziende che hanno lavorato con vecchi contratti che prevedono ancora un eccessivo ricorso alla discarica. Sarebbe anche interessante capire come mai la Calabria che ha beneficiato di uno stanziamento di oltre 26 milioni di Fondi Ue nel 2007-2013 per progetti di raccolta differenziata e la Sicilia che ne ha avuti oltre 18 milioni siano rimaste a livelli così bassi”.