GIOIOSA JONICA – Grande affluenza di pubblico a Gioiosa Ionica per il convegno “Le acque potabili della Locride e Cinquefrondi: esiti del monitoraggio chimico-radioattivo”, tenutosi sabato scorso presso il salone parrocchiale della Chiesa del Rosario. Il salone, inizialmente attrezzato con 120 posti a sedere, si è dimostrato insufficiente per accogliere le numerose persone accorse, gran parte delle quali, seppur in piedi, sono rimaste comunque ad assistere fino alla fine dell’evento. Molto utile e gradito in questo frangente il servizio hostess, offerto in modo del tutto volontario da alcune ragazze dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Siderno-Locri.
Tra il pubblico in sala erano presenti anche diverse personalità, tra cui il Sostituto Procuratore di Locri, Ezio Arcadi, il Comandante della Stazione dei Carabinieri e il Comandante della Guardia Forestale di Gioiosa Ionica, i Sindaci dei Comuni di Gioiosa, Marina di Gioiosa, Polistena e Roccella.
Il dibattito, moderato dal noto giornalista Rai (ora in pensione) Pietro Melia, ha visto confermati tutti gli interventi in programma (vedere locandina in allegato), con la sola eccezione del Direttore Generale dell’Arpacal, Dr.ssa Sabrina Santagati, alle prese con problemi di salute, in sostituzione della quale è intervenuta la Dr.ssa Francesca Pedullà, Dirigente Responsabile del Servizio Esterno Alimenti e Bevande del Dipartimento provinciale Arpacal di Reggio Calabria.
Diversi gli spunti interessanti. I rappresentanti Sorical, ASP e Arpacal hanno ribadito i rispettivi ruoli nella distribuzione e nel controllo dell’acqua di rete pubblica, confermando la buona qualità delle acque distribuite nella locride, soprattutto per quanto concerne i parametri microbiologici e chimici. Ad una specifica domanda di una giornalista presente in sala, la Dr.ssa Pedullà ha anche dato notizia di un atteso sblocco di fondi POR a favore dell’Arpacal, che consentiranno all’ente di dotarsi del know how e delle attrezzature necessarie per fare delle analisi ancora più accurate sull’acqua, soprattutto da un punto di vista radiometrico.
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si è concentrata l’azione dell’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita. Come spiegato dal Dr. Cefalì, l’associazione ha fatto analizzare alcuni campioni, prelevati presso i principali punti di distribuzione pubblica dell’acqua potabile, presso un laboratorio francese accreditato, il CARSO – LABORATOIRE SANTÉ ENVIRONNEMENT HYGIÈNE DE LYON (http://www.groupecarso.com/), con il fine di individuare il livello di radioattività delle acque, fosse esso di origine naturale o antropica.
L’esperto ha confermato che, al momento, non risultano contaminazioni radioattive di origine artificiale in nessuno dei campioni esaminati, mentre il livello di radioattività naturale è in tutti i casi al di sotto dei limiti di legge. Solo l’acqua proveniente dalle sorgenti di Crine (che, come illustrato dall’Ing. Gangemi, forniscono acqua ai comuni di Martone, Gioiosa Ionica e, in parte, Marina di Gioiosa Ionica) è risultata con una radioattività naturale, causata cioè dalle rocce millenarie da cui trae origine, sensibilmente più elevata rispetto a tutte le altre esaminate, ed è quindi stata oggetto di ulteriori analisi di approfondimento. Ma anche queste analisi, fatte effettuare dall’Osservatorio, sempre presso il laboratorio francese di cui si è detto, tra i mesi di luglio e agosto scorsi, hanno comunque confermato livelli di Dose Totale Indicativa (parametro di riferimento per il D.Lgs. 31/2001) ben al di sotto dei limiti consentiti per uso potabile.
Interessante anche l’intervento del Dott. Tassone, che ha illustrato le analisi condotte sui campioni prelevati per conto dell’Osservatorio presso i campi pozzi che prelevano acqua dalla falda del Torbido e da quella dello Stilaro e tese a individuare l’eventuale presenza di antiparassitari e di idrocarburi policiclici aromatici. Il chimico ha fatto presente che nel campione prelevato in data 12 maggio presso il pozzo di contrada San Pietro a Marina di Gioiosa Ionica è stata rilevata la presenza, in concentrazioni 25 volte superiori ai limiti di legge, di un particolare antiparassitario, il dimetoato (più comunemente noto come rogor), usato in agricoltura e in zootecnia. Tale elevata concentrazione non ha trovato riscontro nelle analisi effettuate dalla Sorical nei mesi successivi, come ha prontamente rassicurato l’Ing. De Marco, portando quindi a concludere che si sia trattato di una contaminazione temporanea, causata probabilmente dall’uso sconsiderato del rogor da qualche coltivatore/allevatore della zona.
Il Dr. Tassone ha poi reso noto che, sempre nel campione prelevato nel campo pozzi di Marina di Gioiosa Ionica, è stata anche riscontrata la strana presenza di fibre di amianto, in concentrazioni assolutamente non preoccupanti per quanto riguarda la potabilità delle acque, ma che dovrebbero portare le istituzioni ad effettuare le dovute verifiche per accertare la provenienza di questa sostanza, necessariamente di origine antropica, considerata la geologia del luogo. Il Dr. Tassone ha poi concluso il suo intervento con un interessante excursus sulle bottiglie di plastica, usate per contenere l’acqua in vendita nei supermercati, e sugli effetti, tutt’altro che benefici, che i composti da queste rilasciati nell’acqua stessa possono avere sulla salute.
A conclusione dei lavori, l’Ing. Salomone ha presentato il portale (http://acquapotabile.crowdmap.com/) in cui sono stati pubblicati tutti i referti di cui si è detto e dove, attraverso la stipula di convenzioni con gli enti interessati, sarà possibile pubblicare i referti delle analisi sulle acque che verranno effettuate nei mesi a venire, affinché la gente possa constatare autonomamente se i controlli sono effettuati regolarmente, con l’auspicio che si ritorni presto all’uso dell’acqua pubblica, prelevata magari dalle fontanelle comunali oggetto dei controlli, in luogo di quelle imbottigliate in plastica, acquistate nei supermercati.
A questo proposito, è intervenuto il Sindaco del Comune di Marina di Gioiosa Ionica, Domenico Vestito, che ha dato conferma di aver sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Osservatorio finalizzato a questo scopo e che comporterà la pubblicazione sul sito internet suddetto di tutte le analisi che il Comune farà effettuare sulle acque. Analogamente il Sindaco di Roccella, Giuseppe Certomà, intervenuto a fine serata, ha annunciato l’intenzione di voler sottoscrivere un analogo protocollo di intesa con l’Osservatorio, dichiarando di voler rilanciare l’uso dell’acqua pubblica anche attraverso l’installazione di una cosiddetta “casa dell’acqua” sul territorio comunale.
1 commento
associazione lineaverde
3 dicembre 2014 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
E´ stato si un interessante convegno riguardante una cosi importante materia, sia per quanto riguarda la salute che in secondo il portafoglio.NOI come associazione LINEAVERDE che dall´inizio della costituzione dellósservatorio di cui facciamo parte abbiamo dato il n.s. modesto contributo siamo felici di farne parte. si e´parlato tantissimo delle analisi che sono state svolte nei vari punti di prelievo, di cui facevano parte anche quelli di cinquefrondi,la sorgente di petricciana e la fontana di venere . in base ai risultati che si possono anche veder e scaricare sul bellissimo sito dellósservatorio allíndirizzo (http://acquapotabile.crowdmap.com/) sono risultati potabili,con eccellenti qualita´.Cogliamo Lóccasione per dire che e´´´un vero peccato lasciare la fontana di venere che potrebbe essere un bel biglietto di visita per chi viene a cinquefrondi al completo abbandono. e visto che si sta restaurando la villa si potrebbe dare anche una mano di ” vernice” alla stessa, aggiundendo la giusta illuminazione.La lineaverde e a disposizione per collaborazione.
La mancanza dei responsabili alla tutela della salute a questo importante convegno, e la mancanza di quelle associazioni che hanno a lungo battagliato per una liberalizzazione dell´acqua e´ stata la parte negativa.