• Protezione civile in Calabria. Il sottosegretario alla Presidenza della regione Torchia interviene sull’odg approvato dalla Camera
    20/06/2012 | Uff. st. Giunta Regionale | Regione.calabria.it

    CATANZARO – Il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alla Protezione civile Franco Torchia interviene sull’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, di un’o.d.g. a firma dei deputati Doris Lo Moro e Cesare Marini, con il quale si impegna il Governo “a verificare lo stato della Protezione civile della Calabria e, se necessario, intervenire per il suo potenziamento e la rimozione delle cause che aggraverebbero gli effetti di eventi naturali non prevedibili”. Il sottosegretario Torchia, chiamato in causa per le sue affermazioni sul rischio di isolamento della regione in caso di evento sismico, ha dichiarato quanto segue: “Ringrazio per la richiesta di potenziamento della Protezione civile della Calabria, ma mi spiace registrare totale disinformazione su tutto l’estenuante lavoro posto in essere dalla regione Calabria in questi due anni, finalizzato alla definizione di una strategia condivisa per l’impiego delle diverse componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile in caso di maxi emergenza sismica in Calabria, di rilevanza nazionale. Quando in alcune dichiarazioni ho parlato di isolamento della Regione, in caso di sisma devastante, ciò è il risultato di tutta l’attività sperimentale definita di concerto con il Dipartimento nazionale.

     

    Anche un bambino riesce a comprendere che, in considerazione della distanza da Roma, delle gravi condizioni in cui si trovano l’autostrada Salerno Reggio Calabria e le altre strade statali, i soccorsi per arrivare in Calabria impiegherebbero almeno 12 ore e quindi nelle prime ore i calabresi dovranno fare tutto da soli. Questo è un dato di fatto. Ecco perché stiamo insistendo con tutta la serie di incontri con i sindaci che si sono svolti e continueranno a svolgersi sui tavoli prefettizi, per ambiti provinciali. Non è stato il terremoto dell’Emilia Romagna a richiamare la nostra attenzione. E’ la sicurezza dei cittadini che ci sta a cuore e che muove tutte le nostre azioni. L’attività di pianificazione avviata a marzo del 2011, voluta fortemente dal prefetto Franco Gabrielli, ha coinvolto le prefetture, le province, tutti i comuni, le Aziende Sanitarie Provinciali, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Comando Operativo di vertice Interforze, tutti i copri militari dello Stato, il Corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa, le Associazioni di volontariato, tutte le società erogatici di servizi essenziali e numerosi altri enti.

     

    Ebbene, se tutta questa intensa attività che ha coinvolto anche il 70 % dei giovani studenti calabresi in una prova generale di evacuazione delle scuole che si è svolta il 25 novembre e della quale si trovano i resoconti su intere pagine dei quotidiani calabresi e con servizi sulle televisioni, allora mi devo effettivamente preoccupare. Capisco la politica, la necessità di svolgere il proprio compito nell’aula di Montecitorio, ma non posso comprendere la mala fede o la cattiva informazione. Se non si conoscono i programmi e le attività predisposte dalla Regione, questo certamente denota superficialità, ma se a non essere informati sono quelli che rappresentano la classe politica, allora questo accresce fortemente la mia preoccupazione e quella di tutti i cittadini calabresi”.