• Politica e questione morale. On. Rosanna Scopelliti (NCD): “Contro i corrotti ed i ladri scateniamo l’inferno”.
    Occorrono strumenti legislativi nuovi
    12/06/2014 | On. Rosanna Scopelliti - Commissione parlamentare antimafia | Comunicato

    ROMA –  “Se la lotta alla crisi economica è la prima delle emergenze sociali per il Paese, la cosiddetta ‘questione morale’ è la prima delle emergenze in politica, e va affrontata con altrettanta decisione e rapidità”. Lo ha dichiarato l’On. Rosanna Scopelliti, parlamentare del NCD, componente della Commissione Parlamentare Antimafia.
    “Le notizie di indagini gravissime ed arresti a carico di esponenti di primo piano di diverse forze politiche in merito all’EXPO2015 a Milano e del MOSE a Venezia – ha continuato la deputata – hanno minato ulteriormente il livello di fiducia dei cittadini nella classe politica, causando non solo ostilità verso di essa nell’opinione pubblica, ma anche aggravando il problema dell’astensionismo ai recenti ballottaggi per le elezioni amministrative. E la cosa più grave è che la politica, invece di dare risposte concrete, da giorni si rimbalza le responsabilità da destra a sinistra come se il problema fosse di collocazione politica, e non invece di profonda crisi etica che investe trasversalmente tutta la cosa pubblica”.
    “Dobbiamo invece farci tutti carico di affrontare la ‘questione morale’ in politica – insiste la parlamentare calabrese – come una vera e propria emergenza, perchè mina alle basi la nostra democrazia privandola del consenso popolare e facendo crollare insieme a sè il rispetto per le Istituzioni. La ‘questione morale’ va affrontata senza pregiudizi ideologici, perchè è dimostrato che colpisce al di là di dati di appartenenza politica, anagrafici o geografici. E’ un problema innanzi tutto culturale, di una drammatica carenza di ideali e formazione umana e politica della classe dirigente del Paese, ma contemporaneamente è un problema della mancanza di veri e propri deterrenti importanti per chi barcolla pericolosamente sulla linea che delimita l’azione politica o gestionale ed il malaffare. Urge quindi una normativa di legge nuova e decisamente punitiva per chi abusa del proprio servizio politico o amministrativo, o usa la politica per gestire affari loschi ed arricchirsi”.
    “La Politica deve riprendersi la “P” maiuscola, dimostrando di affrontare senza ipocrisie e tentennamenti questa emergenza nazionale – conclude la parlamentare – ed in questo senso invito il Parlamento ed il Governo a concordare al più presto un provvedimento legislativo che estenda ai casi di corruzione e concussione, turbativa d’asta nei grandi appalti, appropriazione indebita di denaro pubblico e di collusione con la mafia che riguardano direttamente o indirettamente la politica, tutte le norme che vengono applicate dal codice penale quando si tratta di reati collegabili al fenomeno mafioso, a partire dalla sospensione della prescrizione dei reati, dalla confisca dei beni a qualsiasi titolo collegabili a chi commette i suddetti reati ed ai loro complici o mandanti, all’applicazione del massimo della pena prevista dal codice penale per i reati di mafia, non escludendo l’applicazione del regime carcerario del 41 bis, la condanna alla ‘morte civile’ con l’applicazione della pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Se vogliamo che i cittadini tornino ad amare la Politica e la democrazia, ma anche molto concretamente che gli investitori esteri tornino a guardare all’Italia con fiducia, questa volta la classe politica deve dimostrare che il periodo delle indulgenze e degli ammiccamenti agli amici, ed agli amici degli amici, è definitivamente finito. Oggi Papa Francesco ha detto con fermezza che ‘per i corrotti c’è l’inferno’. Noi da cristiani ci crediamo, ma da politici abbiamo il dovere di cominciare a far provare ai corrotti ed ai ladri di denaro pubblico un bell’anticipo di inferno già qui, su questa terra”.