il pilone dei sondaggi

CINQUEFRONDI – La storia della strada Pedemontana è vecchia ed ha subìto negli anni vicende diverse che ancora oggi la rendono una delle molte incompiute italiane. Sui recenti sviluppi relativi alla sua realizzazione vi rinviamo ai nostri precedenti articoli raggiungibili attraverso i link visibili a fondo pagina, la novità invece è rappresentata dal fatto  che casualmente siamo venuti a conoscenza che la Provincia di Reggio Calabria, subentrata alla Comunità Montana VTS di Cinquefrondi nella realizzazione del progetto,  starebbe effettuando delle indagini preliminari al riavvio dell’iter realizzativo e di completamento delle opere relative al tratto Cinquefrondi San Giorgio Morgeto, iniziato nel 1981 ed innterrotto nel 1993 per un contenzioso sorto con la ditta appaltatrice e mai ripreso.  In questi anni c’è stato tempo per la progettazione del tratto San Giorgio Morgeto-Cittanova, la sua realizzazione e la recente apertura al traffico in pompa magna a cura della Provincia di Reggio Calabria. Del primo tratto, quello  interrotto, nessuna notizia fino ad oggi se si fa eccezione per la presentazione del nuovo progetto complessivo illustrato a maggio del 2011 con ogni fasto e peraltro contestato e rimodulato sulla base delle giuste e motivate ossservazioni da parte delle amministrazioni comunali interessate al progetto.

i piloni incompiuti di contrada merlo

Qualcosa però pare oggi si stia muovendo per lo sblocco dei lavori di realizzazione di questa parte dell’arteria che, una volta completata, porterebbe al collegamento rapido tra l’hiterland della Piana e lo svincolo ad est di Cinquefrondi della SGC Jonio-Tirreno facilitando il rapido raggungimento sia dello svincolo autostradale di Rosarno che della fascia Jonica reggina. In contrada Merlo di Cinquefrondi, località nella quale sorgono dal 1993, anno in cui l’opera è stata interrotta, i piloni rimasti incompiuti durante la prima fase dei lavori del tratto di strada,  è stata realizzata una pista sterrata per consentire il raggiungimento della base di uno dei piloni sul quale sarebbero stati effettuati alcuni sondaggi conoscitivi per verificarne lo stato e la possibilità di riprendere i lavori. L’attività di indagine sarebbe preliminare rispetto alla predisposizione degli atti successivi quali il nuovo progetto e la nuova gara d’appalto. Gli utenti ed i cittadini oramai rassegnati a considerare i piloni come una sorta di elemento anomalo del paesaggio, vedono finalmente uno spiraglio, come lo spiraglio che vedono anche i proprietari dei terreni espropriati per la realizzazione dell’opera e mai pagati.  Non ci resta che attendere che la Provincia ufficializzi la notizia ed aggiorni la popolazione sullo stato dell’arte.