• Palmi, i vigili controllano 25 panifici e panetterie. Pane venduto all’unità, ma pagato a peso: in media un quinto di prodotto in meno. Elevate multe
    12/10/2011 | Comunicato Polizia Municipale Palmi | Strill.it

    PALMI – Nella giornata odierna il Corpo di Polizia Locale ha posto in essere una operazione di polizia commerciale a largo raggio a tutela dei cittadini e consumatori. L’attività è stata incentrata sulla vendita del pane, il cui aumento di prezzo al consumo era già stato oggetto di polemiche e lamentela da parte dei cittadini. Sono state dispiegate sul territorio 5 pattuglie ed impiegati 10 uomini in uniforme e abiti civili. Complessivamente sono stati sottoposti a controllo circa 25 esercizi commerciali, sia panifici che rivendite di pane, nonché ispezionati i veicoli adibiti al trasporto degli alimenti che venivano fermati nel tragitto dal panificio ai punti di distribuzione e vendita. L’attività ha permesso di accertare il mancato rispetto pressoché totale delle norme in materia di trasporto e di vendita del pane. Complessivamente sono state elevate sanzioni per un ammontare di circa 7.000,00 euro. Le principali violazioni riscontrate sono state in materia di mancata osservanza delle norme igieniche nel trasporto del pane (recipienti privi di coperchio e non protetti dai rischi di contaminazione), mancata esposizione dei prezzi sui banchi di vendita del pane e dell’indicazione del tipo di pane e, soprattutto, la vendita del pane a pezzi e non a peso, come dovrebbe avvenire a tutela del consumatore. Oggi la vendita del pane a pezzi è una delle principali frodi in materia alimentare che viene commessa in danno del consumatore, insieme alla vendita di pane ricco di umidità e pertanto più pesante per non essere stato portato alla cottura dovuta, la vendita di pane speciale con l’impiego di grassi diversi da quelli consentiti, la vendita di pasta di semola di grano duro ottenuta con la miscelazione di sfarinati di grano tenero. E’ stato accertato che il pane veniva riposto all’interno dei sacchetti senza eseguire la relativa pesatura, facendo pagare all’utente un importo prestabilito (già caro in quanto aumentato considerevolmente) per ½ Kg ovvero per 1 kg quando poi magari la pesatura rivelava che in realtà era di peso inferiore. In qualche caso infatti si accertava che un filone di pane confezionato al costo di € 1,15 per ½ Kg pesava in realtà circa 100 grammi di meno. Per accertarlo gli uomini della Polizia Locale, passando al setaccio sia il centro che le periferie, fermavano i clienti all’uscita del panificio o della rivendita richiedendo all’utente l’esibizione dello scontrino, per accertare il prezzo d’acquisto, nonché del pane per accertare se la vendita fosse stata eseguita previa pesatura. Il controllo si estendeva poi all’esercizio ove venivano contestate le violazioni conseguenti. I controlli continueranno in maniera saltuaria nelle settimane seguenti fin quando non si otterrà il pieno rispetto delle norme a difesa dei consumatori. Sull’aumento dei prezzi, che comunque non risulta, dagli accertamenti, praticato su tutta la filiera della distribuzione, il Comando ha avviato anche contestuali indagini finalizzate ad appurare se alla base vi sia un “cartello”, ovvero un accordo tra panificatori finalizzato ad innalzare indebitamente il prezzo per unità di misura, informando in tal caso le Autorità competenti e la stessa ANTITRUST. Consigli ai consumatori: Si consiglia ai consumatori di acquistare il pane sempre in esercizi autorizzati e pretendere che sia indicata la denominazione ed il relativo prezzo compreso di pesatura. Si ricorda che la vendita del pane in forma ambulante è vietata oltre il fatto che del prodotto venduto in giro non si è certi della idoneità alimentare, dell’assenza di fattori contaminanti e nocivi per la salute. Non costituirebbe novità che nell’ambito delle panificazioni abusive, per alimentare i forni a legna, venissero impiegati legnami di scarto o provenienti da demolizioni, intrisi di solventi o vernici e quindi altamente contaminanti.