• Ospedale di Scilla: la lotta continua. I cittadini continuano a opporsi all’accorpamento con il nosocomio di Melito Porto Salvo
    22/02/2013 | Comitato Pro Ospedale di Scilla | Comunicato

    ospedale di scilla

    SCILLA – Il fermento suscitato dalla clamorosa notizia dell’accorpamento del Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo all’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli con il trascorrere dei giorni aumenta l’indignazione degli Scillesi, sbeffeggiati ed ignorati fino ad oggi dal Governatore in carica. Le istanze, le mozioni, gli appelli, le firme, le proteste, tutte legittime avanzate dagli Scillesi, per il tramite del Comitato pro Ospedale di Scilla, da sempre finalizzate al mantenimento delle funzioni ospedaliere dell’Ospedale di Scilla, in proprio o mediante l’accorpamento all’Azienda Ospedaliera reggina per garantire la tutela della salute dei cittadini del comprensorio ove ricade lo “Scillesi d’America”, sono state ignorate sia dall’Azienda Sanitaria che dalla politica.

     

    Ciò che però il Governatore regionale non ha mai voluto neanche ascoltare dagli Scillesi diventa inaspettatamente ed illogicamente possibile ed attuabile per il vicino Ospedale di Melito. Sarà forse perché gli Scillesi si sono “permessi”, a difesa della propria salute, di adire la giustizia amministrativa per chiedere un giudizio sulla legittimità dell’operato del Governatore? Condividendo le istanze e le esigenze della popolazione, la rappresentanza delle associazioni scillesi, già facenti parte del Comitato pro Ospedale di Scilla, stanno valutando la concreta opportunità di intervenire ad adiuvandum nel giudizio promosso dal Comune di Scilla per l’annullamento della delibera che disponeva la chiusura dell’Ospedale e l’avvio della sua riconversione in Capt, tutt’ora pendente al Tar di Reggio Calabria, ritenendo giusto che i cittadini siano direttamente partecipi di questo importante giudizio per poter direttamente esprimere le proprie valutazioni e censure, che meritano una celere definizione. In tale sede sarebbe stato opportuno avere presentato istanza di sospensiva del provvedimento impugnato.

     

    La rappresentanza delle associazioni scillesi non solo ritiene dannosa la chiusura dello “Scillesi d’America”, come Ospedale, ma ritiene altresì inopportuna e poco probabile la sua riconversione definitiva in Casa della Salute poiché tale soluzione richiede tempi e costi ingenti, la cui fattiva realizzazione resta subordinata all’assegnazione di somme economiche, che in un momento di grave crisi economica fa ritenere utopistica. Alla vigilia dell’elezioni politiche, le associazioni scillesi proseguono la loro lotta in difesa dell’ospedale “Scillesi d’America”, rammentando a tutti gli scillesi la protesta simbolica fatta nel marzo 2012 nella Piazza di Scilla allorquando dinanzi ai politici erano state sventolate le tessere elettorali.