• Ospedale di Polistena, il Governatore in corsia ed il Sindaco in protesta
    06/08/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    POLISTENA – Visita del Governatore Scopelliti stamani al presidio ospedaliero S.Maria degli Ungheresi di Polistena per inaugurare l’avvenuto rinnovo del reparto rianimazione del nosocomio pianigiano, ripristinato con alcuni lavori di ammodernamento. Il Presidente è arrivato intorno alle 10,15 accompagnato dalla dirigente generale Squillacioti, accolto dalla dirigente santaria dell’ospedale, d.ssa Carrera. Quindi si è recato a far visita al reparto unitamente al personale medico e paramedico. Per l’occasione l’intero ospedale si presentava inusualmente tirato a lucido, tanto da permettere al piazzale ed ai pavimenti una inconsueta proprietà riflettente. Ma il Governatore ha ricevuto anche un’altra e più rumorosa accoglienza. Quella del presidio posto innanzi all’ingresso dell’ospedale e formato dalla locale sezione del Pdci con in testa il sindaco, Michele Tripodi, che interpellato sul perché di tale iniziativa ha dichiarato  lapidario: “siamo qui per contrastare la chiusura del reparto otorino, difendere il reparto e con esso l’intera funzionalità dell’ospedale”. La protesta prende avvio dal fatto che la Direzione sanitaria pare abbia disposto il blocco dei ricoveri presso il reparto otorinolaringoiatria, adducendo ad un provvedimento provvisorio. Ma la contestazione mossa è che si tratti invece del primo passo verso quel riordino, previsto secondo il decreto 106/2011 a firma del Commissario Regionale alla Sanità Scopelliti, che ne sancirebbe la definitiva chiusura. Dalla formulazione del riassetto, il presidio ospedaliero di Polistena non dovrebbe incorrere nel pericolo di cancellazione. Non così per  il reparto di otorino che, seppur da gennaio ad oggi abbia  realizzato oltre 8600 prestazioni con una proiezione di 17.000 alla fine dell’anno, ed  aver in parvenza tutte le carte in regola per proseguire nel suo esistere sia in termini di expertize professionali che funzionali, appare destinato alla soppressione. Da qui le mosse per l’avvio di una raccolta firme nella forma della petizione popolare, con annesso sit-in permanente di protesta. Il primo cittadino di Polistena, in seconda battuta, si è detto anche perplesso per la venuta improvvisa del Governatore, che segue il mancato briefing istituzionale che doveva tenersi proprio con direzione sanitaria e direzione generale, le quali  avrebbero disdetto l’appuntamento dapprima accordato, con sospetta coincidente tempestività. E per contro, lo stesso sindaco ha a sua volta declinato l’invito a presenziare a fianco del Presidente-Commissario all’inaugurazione del reparto di rianimazione, volendo in questo modo rappresentare tutto il disappunto di una intera comunità per una maturanda decisione che arrecherebbe un handicap prestazionale ad una sanità pubblica locale e regionale già deficitaria e sottodimensionata. Per ultimo, da alcune finestre del presidio si son levate voci che chiedevano a Scopelliti, in atto di rimettersi in macchina, che per avesse voluto vedere il vero volto del nosocomio sarebbe dovuto venire in visita senza preavviso, proprio per poterne riscontrare le carenze. Critiche che il Presidente, ripartito alle 11,15,  ha glissato, ignorandole con il consueto applomb regionale.  E chissà se la dirigenza dell’ospedale presa dalla frenesia di farsi trovare brillante (come i pavimenti di cui sopra) all’appuntamento, avrà avuto il tempo ed il modo di mostrare al Governatore anche la vergogna di quegli ascensori rotti da oltre un anno, peraltro, oggetto di un nostro intervento di denuncia, e che ancora soggiacciono  tali, ad imperitura memoria dell’incapacità gestionale di chi li dovrebbe rimettere in moto. Ovvio che, viste le responsabilità, sarebbe stato piuttosto imbarazzante dover ammettere d’aver disatteso ai bisogni concreti della gente e poi cospargersi penitenti, il capo di cenere. Ma qui si parla di burocrati di Stato, dirigenti border line rapiti dal fulgore inebriante del power addicted, che rimanendo scrupolosamente coperti ed allineati di fronte al potere, perdurano in quanto più funzionali all’apparenza che alla sostanza. Soprattutto quando il potere ed il suo corteo arrivano, in pronto soccorso, ed in visita di cortesia.