POLISTENA – Il 29 giugno scorso, il presidio dinanzi all’ospedale cittadino organizzato dall’Amministrazione Comunale di Polistena con la partecipazione di molti Sindaci del territorio, ha strappato all’ASP alcuni impegni importanti tra cui il reperimento di personale entro il 15 luglio, per colmare le gravi carenze di organico presso alcuni reparti dell’ospedale di Polistena.
In tale circostanza gli stessi Sindaci hanno auspicato e poi ottenuto un incontro con il Commissario ing. Scura per chiedere la revisione del decreto n.9 ed il contestuale potenziamento delle strutture ospedaliere esistenti. Incontro realmente avvenuto a Seminara nei giorni scorsi, durante il quale Scura ha deluso tutte le aspettative arroccandosi in una posizione intransigente, chiusa e predeterminata.
In attesa che una nuova mobilitazione sia messa in atto per protestare contro un atteggiamento autoritario ed incomprensibile che nega al territorio ed ai suoi massima rappresentanti, i Sindaci, il diritto di parola sulla sanità, oggi si rende necessario monitorare gli sviluppi della situazione presso l’ospedale di Polistena, tenendo conto che le gravi carenze di organico stanno generando difficoltà non solo nei reparti di Ginecologia e Pediatria, ma pure in altri servizi sinora garantiti nonostante il sottodimensionamento del personale.
Innanzi tutto è necessario capire se gli impegni assunti dall’ASP siano stati mantenuti anche perché è innegabile che i decreti regionali, pur fissando gli standard minimi del rapporto tra personale e posti-letto, vengono sistematicamente disattesi e violati, specie quando si tratta accogliere le richieste avanzate dal presidio di Polistena. Eppure l’ospedale di Polistena, attualmente ospedale DEA di I livello Spoke, regge il peso di una sanità nella Piana ancora lontana dai livelli di assistenza ottimali che fa i conti con carenze quotidiane, e non solo di personale, nell’indifferenza totale dei vertici aziendali e dei nuovi emissari governativi pronti a punire le eresie invece che a risolvere i problemi veri per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini.
Molti reparti dell’ospedale di Polistena si trovano in sofferenza cronica, come quello di Rianimazione-Anestesia che dovrebbe avere 18 unità a pieno organico secondo gli schemi regionali, mentre ne conta in servizio solo 10. Per discutere di questi problemi, venerdì 17 luglio alle ore 15.30, incontreremo i dirigenti medici e il personale, cercheremo di comprendere l’evoluzione del percorso e soprattutto quali iniziative si renderanno utili per assicurare la continuità dei servizi e rilanciare il presidio ospedaliero di Polistena che difenderemo ad oltranza nell’interesse esclusivo del territorio.