LAMEZIA TERME – Il dato medio non ispira troppa fiducia. In Italia, a un anno dalla laurea, lavora il 44,1% dei giovani. I numeri ricavati dall’indagine di Almalaurea e riferiti alle università calabresi sono ben al di sotto di questa cifra. Solo il 26,7% degli studenti laureati all’Unical lavora dopo un anno; la quota scende al 25,3% se ci si sposta all’Università Mediterranea e risale di un po’, attestandosi al 32,8%, per i neolaureati dell’ateneo catanzarese “Magna Graecia”. Quasi tutti i (pochi) calabresi che lavorano dopo aver conseguito un titolo, lo fanno nel settore privato (la quota sta tra il 73 e l’83%). E il guadagno netto mensile si aggira attorno ai 1.000 euro per gli uomini e i 780 per le donne. Una “differenza di genere” che si ritrova nel resto del Paese, anche se, a svantaggio dei calabresi, c’è anche una distinzione geografica: i loro colleghi (che siano uomini o donne) guadagnano, infatti, un centinaio di euro al mese in più.
Contesti più solidi dal punto di vista economico, offrono migliori opportunità. Ed è forse per questo che dal Sud i cervelli cominciano a emigrare addirittura dopo il diploma. I dati, in questo caso, sono aggregati per area geografica: il 98% dei liceali del Nord e il 92% di quelli del Centro decidono di studiare nella loro regione o in una regione vicina; per il Meridione la percentuale scende all’82%. Si sceglie cioè, di emigrare preventivamente, per non essere costretti a farlo poi. Dopo tre anni, invece (è un altro dei parametri offerti dall’analisi), la media italiana vede 68 laureati al lavoro su 100. In Calabria va peggio, anche se il dato offerto dall’Unical (60%) non si discosta troppo da quello nazionale. Magna Graecia, con il 50.9%, e Mediterranea, con il 52,2%, sono nelle posizioni di rincalzo. Differenze significative sul fronte dei guadagni mensili. La media, in Italia, è di 1.330 euro per gli uomini e 1.060 per le donne. Vediamo i dati in regione: i laureati dell’Unical guadagnano tra 1.191 euro (uomini) e 937 euro (donne); quelli della Mediterranea tra 1.047 e 864; va meglio agli ex studenti dell’accademia di Catanzaro, che portano a casa tra 1.333 e 999 euro. In ogni caso, resta una forbice piuttosto netta tra uomini e donne.