• Modena-Reggina 3-0. Ennesima disfatta per gli amaranto, un nuovo clima di cupezza si abbatte su Atzori
    Un Modena concreto e spietato, che ha messo ancora una volta alla luce i limiti degli amaranto
    19/10/2013 | Valentina Giannettoni | Edicola di Pinuccio

    REGGIO CALABRIA – Ancora una disfatta per la Reggina, dopo la fondamentale vittoria contro l’Empoli lo scorso sabato; ora è arrivata una brutta sconfitta contro il Modena. Oggi si è visto un Modena concreto e spietato, che ha messo ancora una volta alla luce i limiti degli amaranto, anche se Atzori può protestare per un rosso troppo “generoso” per Fischnaller, che ha costretto gli amaranto in 10 per tutto un secondo tempo pieno di sacrifici e corse inutili per lo sviluppo del gioco. La media punti della Reggina, fuori dal Granillo, è davvero preoccupante: un solo punto in cinque gare, un solo gol fatto e ben undici reti subite. Insomma, la Reggina fuori casa soffre moltissimo. La squadra amaranto parte abbastanza bene, prova a giocarsela; da notare le notevoli avanzate di Foglio sulla fascia sinistra, mentre la difesa teneva a freno l’estro del giovane attaccante del Modena Babacar.

     

    La Reggina prova ad avanzare con Gerardi, ma l’attaccante sembra non essere in giornata, al 6’ non riesce a stoppare un bel cross lungo di Ipsa. Neanche il tempo di riprovare, che arriva il vantaggio del Modena , Babacar sulla linea dell’out beffa De Rose, va sull’esterno al mediano ex Cosenza e serve Signori, che vede Bianchi libero grazie all’errore in fase di copertura di Strasser, il quale rende facile facile il gol dell’ 1-0. La reazione della Reggina è pressoché sterile, dopo l’1-0 da sottolineare un’azione tutta di prima sull’asse Strasser- Foglio: l’ex Grosseto si infila in area di rigore, ma viene chiuso al momento di servire una palla in mezzo. Dopo un avvio abbastanza vivace, la gara diventa abbastanza noiosa. La squadra di casa amministra l’ 1- 0 senza particolari problemi. La Reggina si fa avanti con il solito Foglio che al 38’ esce per Caballero, adattando quest’ultimo a sinistra per non stravolgere il gioco. Al 40’ arriva l’occasione più ghiotta per la Reggina: schema da punizione, Fischnaller serve una palla voltante a Lucioni, che colpisce bene in tuffo, ma il portiere Pinsoglio blocca il tiro insidioso. Poi l’episodio che ha cambiato il percorso della gara: Fischmaller si fa ammonire due volte in poco più di 60 secondi, prima con un fallo su Mazzarani e poi su Garofalo, anche se con quest’ultimo non entra in contatto, ma prende solo il pallone.

     

    L’arbitro, dopo qualche esitazione, espelle il giocatore altoatesino. Nella seconda frazione, il copione è già scritto sin da subito. Babacar prova a chiudere la pratica al 50’ ma Benassi è attento ed evita il gol. Il Modena ci prova sempre con Babacar, ma c’è anche da sottolineare un tentativo aereo di Cionek e una serie di tiri da lontano. La Reggina attende e soffre, corre inspiegabilmente a vuoto, non riuscendo nemmeno a superare la trequarti. Atzori applica il 4-4-1 schierando Di Lorenzo come terzino destro e Caballero esterno alto a destra e fa entrare Louzada collocandolo esterno alto a sinistra. Proprio il giovane brasiliano prova a pareggiare la partita con due ripartenze al 70’, non riuscendo ad essere preciso nella rifinitura. Ancora un tentativo di Lucioni, che è stato murato dai canarini. Al minuto 85’, la gara si chiude, Di Lorenzo mette in aria lo sgusciante Molina che si procura un calcio di rigore con l’ammonizione per il difensore toscano. Sul dischetto va Babacar, che si prende gioco del portiere Benassi con un cucchiaio, segnando così il 2-0. Poi all’93 ancora gol di Babacar che, con una velocissima ripartenza, batte Benassi con un tiro potente e preciso firmando il definitivo 3-0.

     

    Ritorno duro e nero in Calabria. I numeri non possono rendere tranquilla la classifica, dopo l’ottima vittoria che aveva dato morale sette giorni fa, ripiomba un’aria pesante e preoccupante per tutto l’ambiente amaranto. La Reggina sembra non essere reattiva, concreta soprattutto, non riesce dopo lo svantaggio a creare uno schema di gioco sensato che la porti al pareggio, peggiorando poi la situazione con il rosso. La prova di maturità che ci aspettavamo è miseramente fallita.