REGGIO CALABRIA – Da anni si chiede all’Anas la messa in sicurezza della Jonio-Tirreno, una strada che presenta antiche e numerose criticità e dove ogni anno si verificano decide di incidenti anche mortali. Inaccettabile è per esempio lo stato dei guardrail, vecchi e insicuri per lunghe tratte, nonché incomprensibile il fatto che siano stati sostituiti sul lato jonico ma non nella tratta Rosarno-Limina. Così come è inammissibile che sul pericoloso tracciato a tre corsie non siano stati ancora installati dei separatori di carreggiata per scongiurare gli enormi rischi per gli automobilisti, come da normativa europea. È altresì inconcepibile abbandonare l’opportunità di dotare la Sgc di tutor per la velocità, di una adeguata illuminazione, di una migliore segnaletica sia verticale che orizzontale. Urgente è infine la manutenzione della galleria, oggetto di notevolissime infiltrazioni d’acqua e sprovvista di aeratori efficienti.
Alle condizioni di pericolosità della Jonio-Tirreno va tristemente aggiunta l’inadeguatezza e la pericolosità del nuovo svincolo di Rosarno, che dopo sei mesi di lavori e disagi per i cittadini si presenta con gravi carenze di illuminazione, di segnaletica e di sicurezza. È da ritenere urgente un piano di integrazione atto a fornire il raccordo quantomeno di corsie d’accelerazione della lunghezza adeguata, e di lampioni in grado di illuminare uno svincolo lasciato totalmente al buio. Inoltre, a differenza del vecchio svincolo, le indicazioni per gli automobilisti che arrivano a Rosarno dalla Salerno Reggio Calabria sono pressoché insufficienti, soprattutto riguardo ai comuni serviti dalla Jonio-Tirreno.
Questi e altri interventi vengono reclamati a gran voce da molto tempo e tuttavia puntualmente ignorati. Così come è stato disatteso l’impegno preso con la Prefettura che, dopo la mia missiva del 21 agosto u.s., aveva fatto formale richiesta all’Anas di un piano di interventi urgenti per la messa in sicurezza della Sgc, senza tuttavia ottenere alcuna risposta. L’Anas non può continuare a fare orecchie da mercante, perseverando nell’irresponsabile sottovalutazione dei rischi fin qui elencati. Il territorio verso il quale l’Anas mostra un così scarso interesse merita una maggiore attenzione, in virtù dell’importanza che la Sgc e lo stesso vincolo di Rosarno ricoprono nel servire il porto di Gioia Tauro ed entrambe le coste calabresi. Non si può dunque rimandare oltre tempo il varo di un piano integrativo di lavori per la messa in sicurezza di queste due infrastrutture, in modo da garantire la totale salvaguardia dell’incolumità degli utenti e scongiurare una volta per tutte il rischio di gravi incidenti.
Il territorio, infatti, non rimarrà inerte ad attendere la prossima sciagura, perchè quanto successo di recente in Irpinia dovrebbe pur scuotere le coscienze di chi ha il dovere di evitare che tragedie simili possano registrarsi, le quali ovviamente non possono escludere anche responsabilità di natura penale. Per tali ragioni, pretendiamo che vengano date dalla S.V. ampie rassicurazioni sugli interventi da realizzare al più presto, altrimenti saremo costretti a mobilitare il territorio per una grande manifestazione di protesta all’insegna del rispetto di chi ha il diritto di viaggiare in sicurezza.