CITTANOVA – C’è voluta una mini-finanziaria locale perché l’Amministrazione Comunale di Cittanova potesse quadrare i suoi conti ed incasellare tutti i numeri nei posti giusti, ricorrendo ad un irragionevole aumento dell’aliquota I.M.U. sulla prima casa, che dallo 0,4 % (proposto da Monti) a Cittanova passa allo 0,5 % , mentre la seconda casa passa dallo 0,76% (proposto da Monti) allo 0,93% (senza, peraltro, aver previsto nessuno sconto per i comodati d’uso). L’aliquota dello 0,93% è applicata a Cittanova anche alle attività produttive (attività commerciali, botteghe, negozi ed attività imprenditoriali), già in ginocchio, costrette a chiudere battenti e licenziare personale e non in grado, quindi, di poter fronteggiare economicamente le tante incombenze del momento. Con l’IMU cresce a Cittanova anche l’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’I.R.P.E.F. Il pareggio di bilancio, almeno sulla carta, Cannatà è riuscito a centrarlo, ma bisogna vedere cosa succederà nel breve futuro in una realtà socio-economica depressa come quella Cittanovese. Il sindaco impone la sua finanziaria, ma prescinde volutamente dal voler considerare che tasse e tributi, seppur necessari per la quadratura dei conti comunali, non possono essere applicati in aumento a prescindere dal contesto socio economico e produttivo di riferimento.
Ci saremmo, perciò, aspettati da questa maggioranza un atteggiamento più serio e responsabile, ed anche una maggiore considerazione a fronte di ciò che la Corte dei Conti contesta a questa amministrazione: “ A Cittanova i tributi comunali non riscossi, superano la soglia ragguardevole degli 860 mila euro. A fronte di questo dato, di per se abbastanza allarmante, la Corte dei Conti evidenzia, altresì, la sostanziale incapacità del Comune di Cittanova di riuscire ad esigere il dovuto. Gli accertamenti effettuati dalla Corte dei Conti sull’ammontare non riscosso, evidenziano che a fronte di questa ragguardevole cifra (860 mila Euro), il Comune di Cittanova è riuscito ad incassare soltanto la modestissima quota dello 0,2%, poco più di mille Euro.” E queste non sono le uniche contestazioni e gli unici rilievi che la Corte dei Conti muove all’amministrazione comunale di Cittanova…… Questo dato, di per sé molto allarmante, esprime a chiare note la drammaticità della situazione in cui versa oggi Cittanova. Non averne voluto tener conto nell’applicare gli aumenti è indice di grave irresponsabilità politica ed istituzionale. Cittanova non è un paese di “cattivi pagatori”, ma un paese in gravissima difficoltà economica e sociale, e dunque, preoccupa non poco dover constatare che, purtroppo, gli unici a non essersene ancora accorti sono proprio i nostri amministratori! Che senso ha, in un contesto economico così depresso, aumentare oggi i tributi comunali (IMU ed IRPEF)? Cosa si aspetta Cannatà da questa sua manovra economica? Si aspetta forse maggiori entrate per le casse comunali? Oppure, come ragionevolmente è da prevedere, vi sarà un’ ulteriore incremento delle “somme non riscosse”, che a questo punto sforeranno, come è lecito aspettarsi, la soglia del milione di Euro? L’ultimo consiglio comunale, per intenderci, quello in cui Alessandro Cannatà ha inflitto una dura batosta alle economie delle famiglie cittanovesi, è stato convocato dal presidente Girolamo Giovinazzo, senza una preliminare discussione con i gruppi consiliari, in spregio a quel “Bilancio Partecipato”, che il sindaco durante la campagna elettorale del 2009 aveva presentato ai cittadini di Cittanova come punto fermo della sua futura azione amministrativa. Tutte chiacchiere inutili… il suo bilancio non è altro se non una ignobile presa per i fondelli per i cittadini di Cittanova! E’ bene che i cittadini sappiano che a Cittanova le minoranze non sono state mai messe nelle condizioni di potersi esprimere democraticamente neppure sul bilancio, ma si è preferito agire sistematicamente d’imperio, direttamente in consiglio comunale, utilizzando la sola forza “gretta” dei numeri.
C’è da augurarsi che, almeno questa volta, l’amministrazione comunale non faccia ricorso alle solite scuse magre, andando magari, dopo cinque anni di gestione, a giustificare gli aumenti odierni dei tributi con l’esigenza di dover “ancora” far fronte ai debiti ereditati dalla passata amministrazione guidata da Morano. Sarebbe veramente ridicolo se si arrivasse a questo! A gennaio 2013 arriverà il nuovo tributo unificato su Rifiuti e Servizi (ReS): Cosa ci attende, forse una nuova stangata? Che Dio ce la mandi buona….. Cittanova lì, 18. Agosto.2012 Dott. Francesco De Matteis
Consigliere Comunale “Cittanova Protagonista”