• La massoneria reggina in aiuto dei piccoli ospiti del reparto di Neonatologia ai Riuniti
    La raccolta di beneficenza ha consentito di acquistare materiale morbido per rendere più accoglienti le culle termiche
    12/10/2013 | Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, Reggio Calabria | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – La Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori ha promosso a Reggio Calabria una iniziativa di solidarietà dedicata ai bambini più piccoli e indifesi, ovvero i nati prematuri che hanno bisogno di essere curati nel reparto di terapia intensiva neonatologica agli Ospedali Riuniti. La raccolta di beneficenza organizzata da fratelli e sorelle massoni della seconda obbedienza più numerosa del paese ha consentito di acquistare materiale morbido per rendere più accoglienti le culle termiche in cui i bambini devono sostare prima di poter tornare tra le braccia dei genitori. “Noi siamo sempre molto sensibili a questo tipo di iniziative e ancora di più quando sono rivolte ai bambini”, ha spiegato l’ispettore provinciale della Gran Loggia d’Italia, accompagnato nell’occasione dal vice ispettore provinciale e dall’ispettore di propaganda di Reggio Calabria. Il materiale è stato consegnato al primario Giuseppina Timpani (accompagnata dalla caposala Mirella Coniglio) e a Erio Coppolino in rappresentanza dell’associazione Eracle che da tempo si occupa di aiutare i genitori con bimbi nati prematuri e fornire sostegno al personale medico e infermieristico del reparto di neonatologia. E’ stato proprio grazie alla sinergia tra la Gran Loggia d’Italia e l’associazione Eracle che la raccolta benefica ha potuto produrre questi apprezzati frutti. “Vi ringraziamo per questo materiale perché ci serve per realizzare quella “care”, termine dalla difficile traduzione, nei confronti dei nostri bambini. Significa prendersi cura di loro ricreando un ambiente confortevole”, ha spiegato la dottoressa Timpani. L’iniziativa che si è conclusa oggi non chiude l’impegno della Gran Loggia d’Italia nel campo della solidarietà. “Speriamo anche in futuro – hanno dichiarato i rappresentanti della comunione massonica – di potere offrire il nostro contributo solido ad altri impulsi di questo genere”.