• “Indignati”, a Roma anche una delegazione da Cinquefrondi. Il comunicato del circolo Prc
    14/10/2011 | Circolo Prc di Cinquefrondi

    CINQUEFRONDI – Indignati più che mai come una ventata di aria fresca scendiamo in piazza il 15 ottobre a Roma, così come avverrà in gran parte d’ Europa e del mondo. Una ventata d’aria fresca che intende dare respiro nuovo in una generale situazione di crisi: Commissione europea, governi, Banca Centrale Europea, multinazionali e poteri forti che comandano sul mondo hanno globalizzato la sottomissione dei popoli per salvaguardare gli interessi finanziari e le banche. Le banche e la finanza che hanno generato la crisi continuano ad essere salvati dai governi con i nostri soldi. Basta soldi alle banche. Basta con le ricette inique per il pagamento del debito pubblico cosi come le privatizzazioni e i tagli alla spesa sociale. Che paghino chi ha rubato: banchieri e imprenditori del turbocapitalismo. Hanno teorizzato per anni la precarizzazione del lavoro come elemento di modernità. Hanno modificato la percezione della vita, rendendola a sua volta precaria, subordinando gli esseri umani ai profitti, facendo diventare le persone e le loro idee ‘merce’. Insieme a milioni di persone riteniamo che le scelte imposte da questi loschi apparati non siano obbligate. In Italia con il governo fascistoide della destra berlusconiana assistiamo a tagli all’istruzione, all’università e alla ricerca, umiliazione per i migranti, precarietà per i giovani, rinuncia della dignità da parte dei lavoratori. Guardiamoci intorno: dal 1994 ad oggi quanto sono cambiate le cose? Come, in meglio? Serve una forza vera di alternativa. Serve una sinistra vera che si interessi della vita delle donne e degli uomini e che salvaguardi le classi meno abbienti (oggi la forbice si è allargata a dismisura: da una parte una miriade di individui con diverse anche posizioni sociali e dall’altra una piccola schiera che comanda il mondo). Bisogna ricostruire un’idea. Un’idea di libertà e dignità. Un’idea capace di farci cambiare nelle nostre vite quotidiane. Il 15 ottobre sarà l’inizio di una rivolta globale contro l’oligarchia del mercato. Noi la vostra crisi, maledetti usurai, non la vogliamo pagare. Ecco perché mossi dall’indignazione, occorre agire! Uniti. Uniti in marcia verso i cancelli del Parlamento e delle banche, verso un 15 ottobre targato “United for global change”. Uniti verso una mobilitazione che vuole essere un punto di partenza per un mondo che deve respirare quest’aria fresca e migliore. Uniti per costruire una vera alternativa di sistema, uscendo dalla crisi con il cambiamento e l’innovazione, per restituire alle comunità i beni comuni ed il loro diritto di cittadinanza, di parola e di partecipazione. Vogliamo un mondo abitale e vivibile per noi e per chi verrà dopo di noi.