• Incendi nel Parco, a luglio 350-400 ettari in fumo. Danni contenuti nonostante la scarsa disponibilità di aerei
    07/08/2012 | Parco Nazionale D'Aspromonte | Comunicato

    GAMBARIE D’ASPROMONTE – Anche nel Parco d’Aspromonte è stato registrato quest’anno un incremento delle superfici percorse dagli incendi, perlopiù dolosi. Nel mese di luglio gli incendi che hanno interessato il territorio del Parco sono stati complessivamente sei per una superficie complessiva di 350-400 ettari di area boscata e non. La superficie boscata coinvolta è stata complessivamente di 14 ettari per cinque incendi e di 200 ettari solo per un grosso incendio scoppiato nel comune di Roccaforte dal 14 luglio scorso per circa 8 gg. Per quest’ultimo sono in corso degli accertamenti per definire meglio la superficie e individuare gli autori da parte degli agenti del CTA del CFS, considerata la natura dolosa, con inneschi plurimi in più zone su un unico fronte.Domenica 15 luglio e nei giorni successivi la direzione del Parco è intervenuta nei confronti della Prefettura e della sala operativa regionale per cercare di ottenere mezzi aerei, visto che l’incendio era ormai “di chioma” e le squadre da terra non potevano agire con efficacia. È stato possibile ottenere ben poco purtroppo, tenuto conto che la Regione Calabria, considerata la congiuntura economica in atto, non ha rinnovato la convenzione per i mezzi aerei né è stato possibile attivare le squadre di spegnimento a terra dell’Afor (ormai in cassa integrazione o ferie), fondamentali per porre in essere un’azione efficace e adeguata sul territorio. Il 17 e 18 luglio l’incendio, sceso “a terra”, è stato contrastato grazie a una forte collaborazione delle squadre del CTA, delle associazioni di protezione civile e degli operai dell’Afor, concordando l’azione direttamente con i vertici regionali e provinciali dell’Afor. Già dal 12 luglio il Parco ha attivato le associazioni di protezione civile che da anni, mediante convenzione,  operano per la prevenzione degli incendi. Uno studio del Ministero dell’Ambiente sul rapporto tra le aree percorse dagli incendi e la superficie di ogni singolo parco nel periodo tra il 1997 e il 2006, ha evidenziato per il Parco dell’Aspromonte un dato del 1,1% e, per il solo 2007, del 1,4%. Percentuali ancora migliori risultano dall’indagine effettuata dal CTA del Corpo Forestale dello Stato, che  per il nostro Parco non fa superare per lo stesso periodo la percentuale dello 0,62%, mentre documenta percentuali più elevate,  per qualità e quantità di area interessata dalle fiamme, per i parchi vicini.La ripresa dell’attività dei piromani purtroppo trova terreno fertile in Calabria nella ridotta disponibilità dei mezzi aerei, unici strumenti per contrastare gli incendi “di chioma”.