REGGIO CALABRIA – La centrale a carbone di Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria, “non si farà perché l’iter autorizzativo era viziato da evidenti irregolarità e forzature”. Lo dicono le associazioni ambientaliste riferendo della decisione del Tar del Lazio che ha accettato “il ricorso contro il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri e la valutazione d’impatto ambientale”. “Una grande vittoria contro un progetto sbagliato, ormai fuori dal contesto energetico nazionale – dicono le associazioni – il Ministero dello Sviluppo economico prenda atto di questa sentenza e chiuda con un ‘no’ definitivo la conferenza dei servizi con il diniego a un progetto che ha alcun senso”.
Per Legambiente, Greenpeace, Wwf “la proposta di centrale a Saline Joniche rispondeva a una visione vecchia e ormai superata della politica energetica italiana. Un impianto del genere non solo sarebbe stato molto dannoso per il clima, per l’ambiente, per la salute e per le comunità locali” ma “oggi sarebbe anche inutile”. Infine il Tar del Lazio afferma «”la necessità di dare ascolto anche alle popolazioni locali, alle istanze della società civile volte alla tutela del paesaggio e del territorio, alle realtà produttive locali” Il ricorso era stato presentato a fine novembre 2012 da Legambiente, Greenpeace, Wwf, Lipu, e poi unificato a quello della Regione e di altre associazioni nazionali e locali. “Il TAR del Lazio ci ha dato ragione: la centrale a carbone a Saline Joniche non s’ha da fare.
La notizia che da tanto tempo aspettavamo è finalmente arrivata: il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (sezione seconda quater), ha accolto i ricorsi presentati dal Coordinamento Associazioni Area Grecanica – No al carbone, dalla Regione Calabria e dai comuni di Montebello e Condofuri e dalle Associazioni Ambientaliste Nazionali, annullando così i provvedimenti impugnati. Il ricorso firmato per il Coordinamento Associazioni Area Grecanica da Italia Nostra Onlus sez. Reggio Calabria, C.A.I. Aspromonte di Reggio Calabria, Consorzio di tutela del bergamotto , Associazione “Mondo verde club”, Associazione “Eureka” di Lazzaro, Associazione culturale “I Fossatesi nel Mondo”, Associazione culturale “Nemesis” e Associazione “Pro Pentedattilo” chiedeva l’annullamento della Valutazione d’Impatto Ambientale e del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2012. Una grande vittoria per l’area grecanica e per la Calabria tutta, una vittoria di Davide contro Golia” afferma il Coordinamento Associazioni Area Grecanica – No carbone.