• Il sindaco di Reggio Calabria Arena: “Politici, giornalisti e blogger manovrano contro la mia città per colpire il progetto politico di Scopelliti”
    24/11/2011 | Demetrio Arena, sindaco di Reggio Calabria

    REGGIO CALABRIA – “Come mio costume ho atteso un paio di giorni prima di prendere una posizione, su quanto accaduto in questi ultimi giorni. Non posso più tollerare che un gruppo eterogeneo, che vuole costituirsi come potere alternativo e di volta in volta si manifesta sotto forma di ex politici o politicanti, parlamentari in cerca di riconferma, giornalisti o blogger, manovri sulla pelle della mia città con l’evidente scopo di abbattere la figura e il progetto politico del Presidente della Regione ed ex Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. Ritengo che ognuno possa perseguire i propri fini secondo le proprie attitudini morali, mentali e comportamentali. Quando però tutto ciò si manifesta con una perversa forma di accanimento contro chiunque capiti a tiro, allora è necessario reagire in maniera determinata. Quanto successo nelle ultime ore è estremamente grave: già all’atto dell’insediamento del nuovo Ministro degli Interni è stata lanciata la notizia, a tutt’oggi priva di qualunque riscontro, secondo cui il Viminale avrebbe chiesto al Prefetto di Reggio Calabria una relazione sulle ultime inchieste giudiziarie. Procedura che, se anche fosse vera, rientrerebbe nella normale attività ispettiva esperita dal Ministero. Ebbene immediatamente questa notizia ha trovato, con inopinata rapidità, sponda in ben due interrogazioni parlamentari una delle quali in particolare si concretizza in una rabberciata requisitoria basata su un mix di fatti di cronaca, pettegolezzi e contorte elucubrazioni senza alcun filo conduttore, in spregio alla stessa funzione dell’Istituto dell’interrogazione Parlamentare che dovrebbe avere un carattere conoscitivo e non essere utilizzato come strumento di esposizione di desideri personali. Detto modo di interpretare la funzione Parlamentare è, per inciso, il frutto di una legge elettorale che ha dato legittimità a personaggi senza consenso popolare, designati dai partiti per alimentare un dibattito politico fondato sullo scontro di potere. In contemporanea, il virulento attacco è stato sferrato anche da alcuni operatori dell’informazione che, sfruttando la libertà normativa che disciplina i blog, hanno offeso in maniera volgare città, permettendosi di bacchettare e dettare la linea perfino alle più alte cariche dello Stato e alle sue rappresentanze Periferiche. Il tentativo in atto è tanto grave quanto evidente: questo gruppo di potere alternativo ritiene di poter sfruttare il cambio di Governo per perseguire il progetto distruttivo nei confronti della città cercando di condizionare l’operato di insigni personalità che hanno assunto responsabilmente il gravoso onere di governare il Paese in questo difficile momento. Detta manifestazione, che in condizioni normali può essere catalogata come irresponsabile, assume adesso i contorni di una vera e propria azione di sciacallaggio che determina una deriva sociale oltremodo pericolosa. Ritengo a questo punto che la misura sia colma. A me spetta difendere innanzitutto la dignità della mia comunità che, pur tra mille difficoltà, da quindici anni a questa parte tiene la schiena dritta, cercando di rovesciare un cliché che le è stato attribuito da chi poco o nulla ha saputo comprendere della sua realtà; e non consentirò che un sacrosanto diritto costituzionale, quale è quello del libero pensiero e della libera espressione venga miserabilmente distorto verso la libertà di insulto gratuito e impunito. Mi riservo perciò di tutelare la reputazione di Reggio, dei reggini e dell’amministrazione da me guidata da qualsivoglia attacco in ogni sede, anche quella giudiziaria”.