POLISTENA – Le nostra sobrietà che ha accompagnato il taglio del nastro del reparto di centro trasfusionale dell’ospedale di Polistena, oggi si rivela fondata. Dopo una settimana ancora il reparto non funziona, anzi è completamente chiuso. Uno scandalo che non puó rimanere inosservato e che ci chiama ad una riflessione profonda sull’uso strumentale delle “parate” a fini propagandistici da parte del Presidente della Giunta Regionale. Evidentemente, l’esigenza subdola era quella di coprire ciò che si sarebbe dovuto fare dopo e vociferato da tempo, ovvero il taglio di ben 12 posti letto del reparto di medicina interna, disposto dalla direzione Sanitaria, guarda caso all’indomani della visita di Scopelliti ed operativo dal 1 giugno prossimo. Una tattica questa già collaudata quando lo scorso anno nel mentre si procedeva alla chiusura del reparto otorino, si pianificava di inaugurare la metà di un reparto già esistente, il reparto rianimazione, lanciando fumo negli occhi.
Tutto questo è inaccettabile e deve suscitare l’indignazione di cittadini, operatori, medici che a diverso titolo hanno contribuito con il loro lavoro a rendere grande ed importante l’ospedale di Polistena, senza il quale la sanità pubblica nella Piana oggi sarebbe al collasso. Oltretutto il reparto di medicina interna dell’ospedale vanta numeri impressionanti di prestazioni senza eguali in Calabria. 1300 ricoveri nel 2012 con una degenza media ben al di sotto della media regionale ed un’intensa attività ambulatoriale con esami ecografici, doppler e pneumologici. Perchè rinunciare a tutto questo, ed in base a quale coscienza? Tagliare 12 posti letto oggi non rende risparmi economici anche perchè il personale va comunque remunerato, significa invece infliggere un ulteriore colpo alla sanità pubblica della Piana che in questo preciso momento ha bisogno di più posti letto e di maggiori servizi per i cittadini. Inoltre si pone il problema dell’utilizzo del personale, almeno la metà non troverebbe più collocazione presso il reparto. Non è questa dei tagli, l’idea di sanità che i cittadini calabresi hanno!
Dopo la chiusura del reparto otorino sono state raccolte oltre 10.000 firme di cittadini della Piana indignati dalla decisione, su cui ancora si dovrà rendere conto anche per onorare la figura del primario scomparso dott. Walter Mallamace. Non ci rassegniamo allo smantellamento mascherato, silenzioso e complice dell’ospedale e della sanità pubblica, e proprio per questo riteniamo che sia necessario impedire i tagli di 12 posti letto a medicina interna che non saranno assegnati ad altri ospedale e dunque mai più restituiti ai cittadini ed agli ammalati della Piana di Gioia Tauro. Se il Presidente Scopelliti e l’Asp sono davvero come dicono nelle passerelle per potenziare l’ospedale di Polistena, allora procedano subito a revocare tale disposizione. La sanità pubblica della Piana richiede un impegno reale e non equivoche coperture mediatiche, perchè essa si rivolge direttamente alla salute delle persone, spesso più disagiate, che non hanno la possibilità di farsi curare altrove. L’ospedale di Polistena ha bisogno di essere dunque davvero arricchito e potenziato, non indebolito, in quanto oggi è l’unico vero presidio di riferimento davvero degno di tale nome per il territorio. Impegniamoci tutti per una mobilitazione a difesa della sanità, delle strutture, dei servizi, degli operatori, e soprattutto del diritto alla salute dei cittadini della Piana.