• “Il patriota e la maestra”. Mercoledi a Cittanova la presentazione del libro di Vito Teti
    Un viaggio, indietro nel tempo e attraverso lo spazio che da Sud porta a Nord e poi ancora a Sud
    10/09/2013 | Associazione Lato2 Cittanova | Comunicato

    CITTANOVA – Si svolgerà mercoledì 11 settembre, alle ore 18 all’interno della sala convegni del Polo solidale per la Legalità di piazza Croce, la presentazione del libro “Il patriota e la maestra” di Vito Teti, ordinario di etnologia presso la facoltà di Lettere dell’Università della Calabria. Il volume è finalista al “Premio Nazionale Tropea 2013”. L’evento è promosso e organizzato dall’associazione culturale “Lato2” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cittanova. All’appuntamento, moderati dal giornalista de “Il Quotidiano della Calabria”, Michele Albanese, interverranno la presidente dell’associazione culturale “Lato2”, Anna Lucrezia Calogero, il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, e l’autore del libro, Vito Teti. L’evento di mercoledì prossimo si innesta nel progetto culturale che l’associazione “Lato2” di Cittanova sta mettendo in campo già da diversi anni. E che vede la sua massima espansione nel “Cittanova Tradizionandu Etnofest”. «Il lavoro dell’associazione – ha spiegato la presidente di “Lato2”, Lucrezia Calogero – ha una finalità ben precisa. Ovvero, la riscossa intellettuale e culturale del nostro territorio.

     

    Cittanova gioca da sempre un ruolo cruciale in questo senso, e noi vogliamo essere testimoni fedeli di una tradizione altissima che ci onora e ci invita ad andare avanti nella ricerca e nel’impegno. Con la presenza di Vito Teti, mercoledì prossimo, rinnoveremo la fedeltà al nostro progetto culturale e l’entusiasmo per un futuro di attività ed iniziative d’ampio respiro». “Il patriota e la maestra” è “un viaggio, indietro nel tempo e attraverso lo spazio che da Sud porta a Nord e poi ancora a Sud,, (…) che fa toccare con mano la passione e i sentimenti che hanno spinto chi questa nazione ce l’aveva nel sangue e nella mente. In una minuziosa e ricca, quanto forte, ricostruzione antropologica e storica, seguendo con pazienza e curiosità instancabile il percorso della memoria, ha restituito, in tutta la sua umanità, il Risorgimento. Il filo conduttore è tracciato dalla misconosciuta storia d’amore e ribellione di Antonio Garcèa, patriota e calabrese, e Giovanna Bertòla, educatrice e giornalista piemontese” (Concetta Schiariti, Il Corriere del Mezzogiorno).