REGGIO CALABRIA – “Colpiremo la ‘ndrangheta e i suoi tentativi di infiltrare il tessuto politico, amministrativo ed economico”: esordisce così il neo questore di Reggio, Raffaele Grassi. Si è presentato alla città questa mattina e sul contrasto alla criminalità organizzata, da farsi in un’ottica di collaborazione con le altre istituzioni, ha incentrato gran parte del suo discorso. Già dirigente del Servizio centrale operativo, Grassi conosce molto bene la realtà reggina. Si è occupato delle principali inchieste condotte contro le cosche della ‘ndrangheta. Tra le ultime, “Crimine – Infinito”, che ha colpito con oltre 300 arresti tra Calabria e Lombardia le principali consorterie, e “New Bridge”, che ha disarticolato un’organizzazione finalizzata al traffico di droga che faceva riferimento alla famiglia degli Ursino di Gioiosa Ionica e a quella mafiosa dei Gambino a New York e che operava fra Italia, Stati Uniti, Canada, Centro e Sud America.
Grassi subentra a Guido Longo andato a dirigere la Questura di Palermo. E proprio al solco tracciato da Longo farà riferimento il nuovo Questore di Reggio che dice di voler lavorare in continuità con i risultati ottenuti fino ad ora. Un lavoro da svolgersi – lo sottolinea più volte – attraverso un’ottica sinergica con le altre forze dell’ordine e con tutte le istituzioni. Grassi parla della necessità di controllo integrato del territorio proprio per “aggregare tutte le componenti istituzionali e agire in maniera armonica con la Prefettura e la Procura”. Dal nuovo Questore proviene, quindi, un segnale di apertura nei confronti di chi può e deve combattere la criminalità organizzata. Un’apertura che Grassi rivolge anche alla collettività con la quale è necessario creare un rapporto di reciprocità, assicurando che “staremo in mezzo alla gente e verso la gente orienteremo la nostra attività”. Grassi promette impegno per contribuire a stroncare la ‘ndrangheta che mina i tessuti sani della società e traccia sin da subito le tre direttrici fondamentali entro le quali si svolgerà la sua attività e strategia di contrasto: “Destrutturazione delle cosche, cattura dei latitanti e aggressione dei patrimoni indebiti”.
E’ fiducioso il neo questore, ma anche consapevole delle carenze delle risorse: “In tempo di spending review si dovranno fare i salti mortali, ma da parte mia prometto impegno e dedizione”. Una ‘ndrangheta che da tempo è definita “glocal” dagli esperti e che proprio ieri ha visto l’allarme lanciato dal procuratore capo di Reggio, Federico Cafiero de Raho, sui possibili rapporti con il terrorismo: “Lavoreremo anche su questo fronte – assicura Grassi – sono ipotesi che esploreremo a tutto tondo” . In conclusione, il neo Questore ha voluto porgere un saluto a Guido Longo e si è detto “onorato della nomina, consapevole di avere a disposizione una squadra di eccezionale valore. Il nostro impegno contro tutte le forme di criminalità della provincia sarà massimo”.