• Il cinquefrondese Michele Conia in lista con Rivoluzione civile: “Resto in campo, e lotto per il riscatto di questa terra”
    21/01/2013 | Michele Conia, candidato alla Camera con Rivoluzione civile | Comunicato

    michele conia

    CINQUEFRONDI – Io non scendo in campo (non sono un cavaliere) e non salgo in politica (non sono un banchiere), ma resto in campo. Resto nel campo delle lotte di ogni giorno per una Calabria libera e diversa. Resto in campo perché da uomo del sud, vivo e combatto ogni giorno per il riscatto di questa terra, considerata ancora da tanti appendice infruttuosa del nostro paese, nella quale invece ci sono uomini e donne laboriosi e capaci.

     

    Donne pratiche e determinate, che considero pilastro portante per l’evoluzione sociale, culturale ed economica di questo paese. Uomini e donne di questo sud, spesso privati del diritto e della dignità di un lavoro. Ecco, io resto in campo per dare voce alla mia terra, alla mia gente, per dare voce a chi chiede e rivendica diritti e dignità . Porto il mio umile contributo alla lista Rivoluzione Civile. Mi candido perchè a chiederlo ed a sostenermi sono state tantissime persone che in questi anni si sono “sporcate le mani e la faccia” nelle strade, nelle piazze nelle tendopoli per contrastare poteri forti e per costruire una Calabria migliore. Sono in lista per portare la loro (nostra ) voce e per rappresentare, come diceva l’appello che chiedeva la mia candidatura, “ l’altra Calabria, fatta di donne e uomini che in questi anni hanno resistito a logiche di potere, che non hanno ceduto al servilismo e nemmeno alla rassegnazione.

     

    I calabresi che combattono per l’acqua pubblica, gli stessi che si oppongono alla distruzione del territorio contro il Ponte sullo Stretto, la Centrale di Rossano, la centrale a carbone di Saline Joniche e contro le grandi opere soprattutto finanziarie che da anni cercano di calare sulle nostre teste. Quelli che si sono schierati al fianco dei lavoratori: africani a Rosarno, calabresi al Porto di Gioia Tauro o precari nei call center delle nostre città. Quelli che fanno ancora politica, a testa alta.” Ho accettato perchè la rivoluzione si fa in cambio di niente, ma per ideale, per convinzione e per cambiare lo stato di cose presenti. Io, come sempre ho fatto, voglio dare il mio contributo ad una causa che credo giusta e non lo faccio per avere altro in cambio e certo non metto sul tavolo interessi personali come criteri di valutazione per decidere se Rivoluzione Civile sia da sostenere o meno. Sono stanco di queste persone che tanto male hanno fatto alla politica. Detto questo le liste di Rivoluzione Civile sono state composte con un criterio che va capito dai non addetti ai lavori, in tutte le circoscrizioni i primi quattro candidati (compreso Ingroia) sono le c.d. Teste di lista che sono presenti in varie altre circoscrizioni.

     

    Questo significa che il sottoscritto è nella sostanza al numero due dei candidati calabresi. Voglio ringraziare chi ha deciso di darmi un posto cosi’ importante e che mi onera del peso di essere il primo rappresentante in lista di tutta la provincia di Reggio Calabria. Sono orgoglioso di essere in una lista guidata da Antonio Ingroia e Gabriella Stramaccioni (coordinatrice nazionale di Libera) e di essere in una lista pulita e nuova (cosa eccezionale per la Calabria). Consentitemi infine di ringraziare le tantissime persone che in questi ultimi giorni mi sono state vicine e che mi hanno dato tanta forza. Io sono pronto per la rivoluzione, spero che tutti voi sarete al mio fianco perchè una Rivoluzione è tale solo se è di popolo e perchè la mia candidatura ha un senso solo se è la candidatura di ognuno di voi.

     

     

     


     
  • 2 commenti

    1. Antonio De Mujà

      Non sò se ai nostri concittadini, RINASCITA PER CINQUEFRONDI, che aderisce e sostiene compatta, tanto al progetto di RIVOLUZIONE CIVILE che la candidatura di Michele Conia alla Camera dei Deputati, riuscirà a spiegare concretamente quale forte riconoscimento politico è stato riservato, con questa scelta, al nostro progetto. Chi conosce la complicata legge elettorale con la quale siamo chiamati a rinnovare il Parlamento italiano sa, che la posizione in lista al sesto posto di Michele Conia, che in effetti rappresenta un secondo posto dato che le prime quattro sono candidature di richiamo presenti in più regioni italiane, costituisce concretamente una candidatura che mette tutti noi cinquefrondesi di fronte alla possibilità di ottenere, dopo quello di Peppe Longo alla Provincia, un secondo è più importante risultato storico. Mai, per quanto si possa ricordare, si è verificata una simile e concreta opportunità politica e come è avvenuto per Longo, non ci risparmieremo, in questo mese di campagna elettorale, per portarlo all’attenzione di tutti. Abbiamo preso il solenne impegno di cambiare il volto e di cacciare dall’isolamento questa nostra comunità, e se continuerete a fidarvi di noi, pezzo per pezzo, insieme ci riusciremo.

    2. antonio

      Spero e vi auguro che la candidatura di Michele Conia vada in porto, eletto alla camera.
      Spero che la sua possibile elezione e la sua voce abbiano un peso al’interno di quelle stanze chiuse, mi auguro da cinquefrondese costretto ad emigrare che qualcosa possa veramente cambiare, un cambiamento per far si che più nessuno debba o dovrà essere costretto ad emigrare come me in futuro per mancanza dei più basilari diritti che una “democrazia” come la nostra (italiana) dovrebbe garantire, la legalità, il lavoro e la dignità, dignità di essere calabrese e cinquefrondese , senza sentirsi più in futuro un cittadino di seconda mano come spesso ci fanno sentire qui al nord.
      Mi e vi auguro che in futuro più nessuno debba sentirsi sconfitto, costretto a gettare la spugna, lasciando quello che di più caro ha un uomo, la terra, l’aria e la luce di appartenenza, terra amara ma anche dolce, terra di lacrime ma anche di solidarietà, terra di delusioni ed illusioni , terra di forti contraddittori come può essere un contraddittorio la candidatura di Michele in un mare di ipocrisia e di speranze negate, come lo sono state per me e per tanti altri . Allora ti chiedo Michele , non per me che oramai sono stato sconfitto, ma per chi sta facendo la sua battaglia personale contro un sistema pregno di ogni male, di ricordare quando sarai in quelle stanze chiuse di aprire una finestrella e far entrare un po di questa bella luce ed aria della nostra amata terra, la CALABRIA.
      Antonio

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