• Festa Democratica 2012. Tutto pronto per la due giorni del 2 e 3 settembre
    01/09/2012 | Francesco Bonini | Edicola di Pinuccio

    CINQUEFRONDI – Dopo le vicende di politica locale che hanno visto lo sgretolamento del gruppo consiliare di Risveglio Popolare e l’adesione al Partito Democratico di Michele Galimi, la sezione locale del Partito ha messo in cantiere una serie di iniziative frutto anche  del paziente lavoro dei Giovani Democratici. Sono oramai un ricordo le vecchie e pompose Feste dell’Unità, realizzate in tempi in cui era certamente più semplice attingere a fondi per la loro realizzazione. Le trasformazioni in seno al primo partito della Sinistra italiana e forse anche l’invecchiamento progressivo della classe dirigente locale del partito hanno fatto quasi dimenticare l’esistenza di questo genere di attività a Cinquefrondi, una sorta di momento di incontro nel quale fare il punto della situazione politica locale, provinciale, regionale e nazionale. Oggi il ritorno  firmato “Festa Democratica”. Una moltitudine di bandiere sono già attaccate ai pali dell’ illuminazione perimetrale della Villa Comunale che ospiterà la prima edizione di questa festa. Significativo ed importante il tema scelto: “Prima di tutto il lavoro”.  Oggi si parla tanto –  ci ha dichiarato Galimi –  di mancanza di lavoro, ma non si considerano più le grandi potenzialità del territorio ed in modo specifico quelle che possono innescare una serie di ricadute positive in diversi settori. Abbiamo intenzione – ha proseguito Galimi – di lanciare un progetto che parte dal basso ed utilizzi due infrastrutture che sono oramai cadute nel dimenticatoio, nel silenzio di tutti, la diga sul Metramo ed il Porto di Gioia Tauro.

    Saranno questi infatti i temi posti alla base del dibattito politico che si svilupperà nella prima delle due giornate (diretta web su Cinquefrondi Channel) ed alla quale parteciperanno autorevoli esponenti del mondo sindacale e politico locale e nazionale. Il completamento della diga sul Metramo, infrastruttura per la quale si sono spesi miliardi delle vecchie lire, rimasta una cattedrale nel deserto ed utilizzata solo da qualche appassionato di pesca. Una centrale idroelettrica ad impatto ambientale zero e la canalizzazione delle acque a valle per l’irrigazione dei campi di buona parte della Piana di Gioia Tauro potrebbero portare migliaia di posti di lavoro nei due settori.  Il Gruppo di Ottoni Viborliner chiuderà la prima serata della festa.

    Sempre l’occupazione il tema del dibattito della seconda serata. I Giovani Democratici parleranno di ambiente come volàno per il recupero di posti di lavoro. In chiusura il concerto dei Suddanza, il  locale gruppo di musica etnica che si sta rapidamente facendo largo nel panorama musicale locale e regionale.