• Domenica 6 ottobre a Polistena una messa in suffragio di tutte le giovani vite annegate nel Mediterraneo in cerca di speranza
    Don Luigi Ciotti “I morti di Lampedusa sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. E devono farci dire basta, basta ai trafficanti di morte, basta ai venditori di illusioni, basta a chi anche su queste morti fa propaganda, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano diritti, alimentano illegalità e disperazione“.
    05/10/2013 | Comunità parrocchiale di Santa Marina Vergine, Polistena | Comunicato

    POLISTENA – Convinti che il non fare niente di fronte all’immane tragedia di Lampedusa ci renderebbe in un certo senso complici di quanto sta accadendo, la comunità parrocchiale Santa Marina Vergine, il coordinamento di Libera della Piana e l’associazione Il Samaritano intendono alzare la loro voce di condanna per queste continue stragi e si uniscono al coro di tutti gli uomini di buona volontà nel chiedere con forza alle autorità e alle istituzioni internazionali di mettere fine a tali tragedie, organizzando una rete di soccorso, accoglienza e integrazione e attuando serie politiche di solidarietà e cooperazione verso i paesi da cui hanno origine i flussi di migranti. Accogliendo l’invito alla preghiera,che Papa Francesco aveva già rivolto una prima volta rivolto il giorno della sua visita a Lampedusa, invitano tutti i cittadini a partecipare domenica 6 ottobre alle ore 11:30 nel Duomo di Polistena, alla solenne celebrazione Domeeucaristica in suffragio di tutte le giovani vite annegate nel Mediterraneo in cerca di speranza.

     

    Al centro della nostra preghiera non sarà solo il sacrificio di questi nostri fratelli, ma anche la richiesta al Signore di scuotere le nostre coscienze ormai anestetizzate ai drammi che si ripetono. In questo senso L’Eucarestia vuole essere anche un segno di corresponsabilità,una corresponsabilità che è innanzitutto serio ascolto delle coscienze, riconoscimento delle nostre omissioni e proposito di un impegno serio nel quotidiano, che va la di là della semplice indignazione. Come ha affermato don Luigi Ciotti “I morti di Lampedusa sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. E devono farci dire basta, basta ai trafficanti di morte, basta ai venditori di illusioni, basta a chi anche su queste morti fa propaganda, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano diritti, alimentano illegalità e disperazione“.