POLISTENA - Si tratta d’una iniziativa che affonda le sue radici già nel lontano 1986, allorquando dall’Austria su input della radiotelevisione ORF, si pensò di accendere una luce presso le lampade che illuminano la grotta di Betlemme e di portarla in patria per diffondere in questo modo tutto il suo emblematico contenuto di significati etici, sociali e religiosi. Da allora anche in Italia s’è innestata la tradizione compartecipativa di diffondere la “Luce della Pace da Betlemme” affinché potesse arrivare in quanti più luoghi e persone possibili e coinvolgerli in un progetto a doppio filo – non solo simbolico – di costruzione pace e fratellanza tra i popoli. E nella serata di sabato 15 dicembre prossimo anche Polistena, per la prima volta, godrà del privilegio di avere la fiaccola della Pace ad opera del reparto Orione del gruppo scout Agesci Polistena 1.
Una corteo di volontari sarà ad attenderla presso la stazione ferroviaria di Rosarno ove giungerà in nottata verso le 23, e dove, a consegnarla ai colleghi pianigiani ci saranno i volontari degli equipaggi scout nazionali. In una sorta di staffetta che attraversa lo stivale, da lì muoverà alla volta della comunità polistenese che l’indomani mattina in occasione dell’inizio della tradizionale novena natalizia alle 6.15, verrà accolta solennemente presso il duomo di S.Marina e lì custodita. Ma sarà, questo, solo un nuovo punto di partenza, visto che gli scout polistenesi stanno lavorando alacremente e con tanta passione per realizzare ulteriori otto lampade contenitive che, a loro volta, saranno oggetto di donazione della fiammella peregrina giunta dalla Terra Santa, una ciascuna, agli altri sei gruppi scout della piana gioiese in raduno, domenica pomeriggio, presso il duomo di Rizziconi a cui verrà appositamente riservata una fiaccola di testimonianza.
Ed un particolare riguardo, denso di richiami e sensibilità concrete, sarà serbato anche ai piccoli sfortunati pazienti del reparto di Pediatria dell’Ospedale S.Maria degli Ungheresi di Polistena a cui sarà offerta una lampada con la preziosa luce. Dunque un’occasione lodevole per confermare l’idea originaria dei promotori, secondo i quali, la diffusione della luce della Pace è atto generoso da estendere a quanti più soggetti e realtà possibili, con particolare riguardo ai più disagiati e sofferenti, superando distinzioni di censo, di razza e di religione affinché proprio la pace, precondizione necessaria all’esistenza libera, possa essere avvertita quale patrimonio solidale indispensabile ad ogni uomo. Il messaggio chiaro che, attraverso l’iniziativa, gli scout polistenesi intendono trasmettere alla comunità è che la Luce della Pace da Betlemme deve essere la metafora del fuoco della speranza che non deve spegnersi mai, della gioia di vivere la quotidianità e del coraggio: quello necessario ad affrontare e superare gli ostacoli che la vita può riservare imprevedibilmente a ciascuno.
Messaggio di condivisone sincero che sarà rinnovato attraverso la storica “Marcia della Pace” che si terrà sempre a Polistena il primo gennaio 2013, durante la quale la lanterna con la nobile teda sarà portata significativamente in processione per le vie della città traducendo in atto di condivisione concreto il significato profondo della parola pace quale gesto tangibile di comunione e fratellanza inteso quale ponte ideale che superi gli assiomi idealistici d’ogni fede particolare.