Il sindaco di Polistena Michele Tripodi accusa la Regione di indifferenza per la gestione dei rifiuti solidi urbani. “Discariche chiuse, è impossibile conferire”. Dopo le polemiche sulla gestione commissariale, il presidente della Regione Scopelliti attacca: “Risultati deludenti”
27/05/2013 | Michele Tripodi, sindaco di Polistena | ComunicatoPOLISTENA – Di male in peggio. Il trasferimento delle competenze in materia di rifiuti al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, non ha sbloccato la situazione che da sette mesi abbondanti vede la Calabria sotto la spazzatura. Non ci sono isole felici, tutti i comuni sono in difficoltà, persino quelli che hanno avviato la raccolta differenziata dopo l’attivazione delle isole ecologiche, sature anche esse di rifiuto indifferenziabile ed organico, impossibile da smaltire per via degli impianti non funzionanti o dismessi. Oggi in Calabria lo scenario che si presenta è peggiorato, anche perchè la società sinora concessionaria della gestione della maggior parte degli impianti pubblici non avendo ottenuto la proroga, ha bloccato di fatto ogni sua attività.
A questo si aggiunge la saturazione degli impianti o il loro cattivo funzionamento che rallentano un sistema di gestione rivelatosi fallimentare ed ormai al capolinea. Al momento, in Provincia di Reggio Calabria la situazione è la seguente: INCENERITORE DI GIOIA TAURO: ora chiuso, ma nella norma garantisce un funzionamento a singhiozzo a causa – sembra – di continui guasti dovuti alla scarsa manutenzione. IMPIANTO PER L’ORGANICO DI SIDERNO: chiuso da sette mesi. DISCARICA DI CASIGNANA: chiusa definitivamente perchè satura. DISCARICA DI SERVIZIO DI MELICUCCA’: sotto sequestro della Procura. IMPIANTO DI SAMBATELLO: ora chiuso. In questo quadro sconcertante, è ovvio che i Comuni pure più virtuosi come il nostro, si trovano in grande difficoltà e con la spazzatura per strada, non avendo alternative. A guadagnare sono solo quei privati che speculano sul servizio di raccolta e sullo smaltimento ed a perdere è la Calabria. A Polistena, i nostri sacrifici compiuti nell’estensione della raccolta differenziata, anche con la distribuzione di kit nei quartieri (cominciata nei giorni scorsi in via Karl Marx, via Pittore Cannata, via Berlinguer), vanno a sbattere sull’inefficienza di un ciclo rifiuti che non da tregua e riduce le speranze delle amministrazioni più sensibili e laboriose come la nostra.
Chiediamo dunque un cambiamento e chiamiamo alle loro responsabilità non solo i funzionari molti dei quali sono gli stessi dell’ufficio del Commissario, ma specialmente il Presidente della Regione Scopelliti e l’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano. In particolare, al di là della grave, perenne, peggiorativa emergenza, questa classe dirigente regionale difetta di una visione d’insieme, prova ne sia l’esito del bando per le isole ecologiche di alcuni anni fa. Come mai nessuno in tre anni, pensando al passaggio alla gestione ordinaria, non ha avuto l’idea di rifinanziare il bando mettendo a disposizione di tutti quei comuni idonei i fondi necessari alla costruzione delle isole ecologiche? Come si può vincere la battaglia della raccolta differenziata senza le isole ecologiche comunali e senza che gli impianti per l’organico funzionino? Ed infine, come si può pretendere di chiedere il pagamento della nuova TARES senza che i cittadini abbiano un servizio adeguato? A queste domande attendiamo risposte chiare nei prossimi giorni dopodichè, senza certezze saremo pronti al lanciare una grande mobilitazione a tutela della dignità dei comuni e soprattutto dei cittadini calabresi.