• “Da che parte sta il mare”. Giovedi 31 ottobre a Cittanova la presentazione del libro di Annarosa Macrì
    Parteciperanno anche il prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli, Francesco Adornato, preside di Scienze politiche a Macerata e Ottavio Amaro, docente di Architettura a Reggio Calabria
    28/10/20132 | Associazione culturale CittaNuova, Cittanova | Comunicato

    da che parte sta il mare coverCITTANOVA – Su iniziativa dell’associazione culturale “Cittanuova”, nell’ambito degli Incontri a Sud, giovedì 31 ottobre alle ore 17;00 presso il Polo solidale della legalità (ex mattatoio comunale) di Cittanova sarà presentato il libro di Annarosa Macrì, “Da che parte sta il mare”, edito da Rubbettino. All’iniziativa, presieduta da Clelia Bruzzì, presidente dell’associazione Cittanuova, parteciperanno, oltre all’autrice del volume, il prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli, Francesco Adornato, preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Macerata e Ottavio Amaro, docente alla Facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria.

     

    Annarosa Macrì, da un numero di anni infinito che coincide con la sua brevissima vita, racconta, per passione e per mestiere le vite degli altri e anche la sua. E’ una giornalista della Rai e ha frequentato per anni nel suo salotto migliore, le trasmissioni di Enzo Biagi. Con articoli ed elzeviri, ha scritto su molti giornali. Tra le sue pubblicazioni “A Berlino un bouganville”, “I ragazzi di Locri”, “L’ultima lezione di Enzo Biagi”, “Il mercante di storie e altre storie”, “Alì voleva volare”. Annarosa Macrì nel suo libro-racconto “Da che parte sta il mare”, racconta la sua storia, la storia di una bambina e della sua famiglia, ma anche un pezzo di storia della Calabria del secolo scorso. Un libro intenso e da gustare, con il mare come una bussola per la bambina protagonista del romanzo, che scopre la vita e il mondo intorno a lei da “migrante” delle città italiane, nelle quali vivrà nel corso dei suoi anni infantili, e del suo ritorno romanzesco nella sua città di mare.

     

    Annarosa Macrì racconta, pagina dopo pagina, la visione del mondo di quella bimba, con lo sguardo sempre curioso e innocente, ma anche crudele, come solo i bambini sanno essere. Uno sguardo che va oltre le apparenze, i fatti. Perché quello che è importante raccontare è quello che non si vede. Come il mare, che c’è anche quando è nascosto, quando le onde della sua risacca echeggiano solo nel nostro panorama interiore. “C’è tanto della mia storia in questo libro, ma non è solo mia” afferma Annarosa Macrì, “è un pezzo della storia della nostra Calabria. Racconta la povertà attraverso la quale tutti noi siamo passati e che tutti abbiamo dimenticato”. E aggiunge “E’ una storia di dignità e di valori, il principale dei quali è quello della famiglia”.