• Cittanova. Tradizionandu, con Sepe si chiude l’8ª edizione del festival.
    Programma serrato per l’ultimo atto della manifestazione.
    06/09/2015 | Associazione Lato 2 Cittanova | Comunicato

    Cittanova – Pronti per il gran finale. L’8ª edizione del “Cittanova Tradizionandu Etnofest” chiude questa sera, in un crescendo di appuntamenti che abbracceranno il paese e il suo territorio. Dall’escursione di questa mattina, fino ai concerti di piazza San Rocco, lo spettacolo non si fermerà mai: tra vie, piazze, giardini e sentieri. Per l’ultimo atto del festival delle contaminazioni sul palco saliranno Jerusa Barros, Slivovitz con Daniele Sepe e Francesco Sicari, quindi Sando Joyeux. «Il clima del “Tradizionandu” sta coinvolgendo tutti – ha affermato il presidente di “Lato2” Giuseppe Guerrisi – e le nostre attività, le nostre idee, la musica che proponiamo stanno rendendo unico questo contenitore culturale».

    Il programma culturale - Questa mattina grande successo per l’escursione sullo Zomaro, accompagnati dalla guida esperta di “Gente in Aspromonte” Giuseppe D’Amico.
    Oggi pomeriggio, dalle 18, i seminari di danza e strumenti tradizionali all’interno dei giardini comunali, poi il convegno “Cultura e Mediterraneo: alla ricerca di nuovi linguaggi” con la professoressa Consuelo Nava e lo scrittore Francesco Bevilacqua. Al termine della manifestazione la chiusura dell’Expo enogastronomico organizzato da Bcc Young con la collaborazione della Bcc di Cittanova. «L’associazione Lato2 si conferma gruppo capace di incidere nel tessuto sociale del territorio – ha proseguito Giuseppe Guerrisi – e il Tradizionandu è, nei fatti, un piccolo miracolo. Ci spiegano che qui non si fa niente, non c’è speranza. Noi ci siamo, e fino a quando potremo, faremo sentire la nostra voce sui temi culturali e sociali di questa terra. Ringrazio l’Amministrazione comunale di Cittanova e la Banca di Credito Cooperativo per il supporto. Ma ringrazio soprattutto le decine di ragazze e ragazzi che anche quest’anno hanno permesse la realizzazione del festival».

    Cultura e Mediterraneo: alla ricerca di nuovi linguaggi – Alle ore 18, all’interno della villa comunale di Cittanova (davanti monumento a Carlo Ruggiero) si terrà l’ultimo momento di riflessione sui temi culturali individuati dal festival. A confrontarsi con il pubblico la ricercatrice universitaria Consuelo Nava e lo scrittore Francesco Bevilacqua.

    Expo – L’Expo enogastronomico di Cittanova, evento inserito all’interno del programma dell’edizione numero 8 del “Tradizionndu”, e organizzato e promosso dalla BCC YOUNG di Cittanova con il contributo e il patrocinio della Banca di Credito Cooperativo locale, prepara la corsa verso il traguardo. Nel pomeriggio le ultime importanti attività del programma seminaristico ed enogastronomico. Attenzione, in particolare, all’esperienza positiva del “Molino Anselmo” e alle idee innovative della cooperativa “Real”.

    Antico Frantoio – Ultima serata di festa anche per il ristorante all’aperto “Antico Frantoio”, curato dallo chef Andrea Franconeri e dal maitre Francesco Marvaso. Per la chiusura del “Tradizionandu” il menù offerto sarà incentrato sui prodotti e i sapori veri della terra calabrese. «Per chi fa ristorazione – hanno spiegato Marvaso e Franconeri – è fondamentale il confronto con il pubblico, con i gusti e le tendenze di chi consuma i tuoi prodotti e valuta le tue ricette. Il menù di questa sera avrà un titolo specifico. Ovvero, “Siamo qui per conto di dio”. Un dio pagano, ovviamente, amante dei sapori e della buona cucina, che scommette sulle tipicità di quella stessa terra che lo ha generato».

    La scenografia – Particolarità del “Tradizionandu” è la scenografia che incornicia il palco di piazza san Rocco. L’opera è stata realizzata dallo scenografo cinematografico Daniele Ligato. Il messaggio è chiaro: i popoli cammino si incontrano con la loro storia alla ricerca di una nuova era, simboleggiata dai gabbiani, che sono la speranza. «La migliore gratificazione – ha affermato Ligato – è l’apprezzamento della gente, che trova nella scenografia un ulteriore strumento di riflessione».