• Cittanova. Riapre al pubblico nei locali dell’ex Carcere il Museo Civico. Sabato 15 marzo l’inaugurazione
    13/03/2014 | Ufficio stampa comune di Cittanova | Comunicato

    CITTANOVA – Il Museo Civico di Cittanova torna ad essere un’istituzione culturale di rilevante interesse scientifico e si ripropone come punto di riferimento importante nel panorama regionale. Sabato 15 marzo alle ore 16,00 la struttura che ha ospitato per decenni il carcere mandamentale sarà aperta al pubblico per l’inaugurazione dei nuovi locali dove è stato trasferito e riallestito, oltre che arricchito, il Museo Civico. La Sezione di Storia Naturale ripropone un viaggio più appassionante attraverso l’evoluzione delle diverse specie, dalla paleontologia alla zoologia, dalla malacologia alla botanica e al regno dei miceti. Si parte da un’ampia collezione zoologica, recentemente acquisita dal Comune, per passare ai campioni di minerali, tra i quali si distinguono per fascino i Minerali Fluorescenti, che, per effetto dei raggi UV, si colorano creando suggestione e stupore. Altrettanto degna di nota è la collezione di rocce del territorio, che richiamano e mostrano la formazione e l’evoluzione dei rilievi calabresi, e quella delle rocce e dei prodotti vulcanici dell’Etna.

     

    Naturalmente, però, l’attesa maggiore riguarda l’interesse per la novità che si aggiunge alle sezioni classiche, che fin dalla sua istituzione hanno richiamato visitatori, turisti, associazioni, gruppi e Istituti scolastici provenienti dall’intero territorio regionale ed extraregionale. Si tratta della Sezione di Arte Sacra, allestita dalla Parrocchia Santuario Maria SS. del Rosario, che consta attualmente di due aree. La prima, “MISTICA ARTE – La Storia della Salvezza”, ripropone, attraverso una serie di diorami arricchiti di effetti sonori e luminosi, i vangeli dell’infanzia di Cristo. Costumi, architetture, paesaggi, completano la ricostruzione fedele di spaccati di scene di vita ebraico-palestinese del tempo di Gesù bambino. A coronamento dell’intera rappresentazione stanno le figure presepiali: alcune delle statuine appartengono infatti ad un’antica quanto preziosa collezione risalente al 1915 della Scuola d’arte leccese, opera dell’artista M° Francesco Giancane di Lecce, mentre le altre, di più recente fattura e in terracotta, fanno capo al M° Guttila di Palermo e alla Scuola d’Arte Spagnola dell’artista M° Pablo Arcas Fernadez di Toledo. La seconda area, “LO SPLENDORE DELLA FESTA. Frammenti di memoria”, ospita ed espone numerose e preziose suppellettili, paramenti, manufatti tessili, appartenenti alla Confraternita della S.S. Trinità e della Beata Vergine del Rosario. Degni di menzione sono il maestoso Gonfalone del 1893, i dipinti su tela appartenenti al XVIII e XIX secolo e gli elementi decorativi marmorei, resti dell’antica Chiesa del Rosario fino al 1823.