• Cigalini-Zanisi, “Note di libertà”. Il duo di musicisti jazz incantano gli studenti in una splendida lezione-concerto all’Itis di Polistena VIDEO
    15/11/2014 | Salvatore Tigani | Edicola di Pinuccio

    POLISTENA – “La musica è il linguaggio più universale e sublime che esiste” ha esordito così il Dirigente Scolastico dell’Itis di Polistena, Franco Mileto, presentando stamattina la Lezione-Concerto “Note di libertà – Il magico linguaggio del Jazz” con Mattia Cigalini ed Enrico Zanisi nell’aula. “Un’ora di musica può insegnarci più di dieci ore di storia o letteratura, ancor più quando si tratta del Jazz, genere dall’incredibile importanza sociologica, antropologia e artistica. Ecco perché siamo felici di consolidare la tradizione e, dopo Francesco Cafiso e Nicola Sergio, siamo orgogliosi di avere per questa terza lezione-concerto un duo di giovani talentuosi e dalla grande personalità”.

     

    Mattia Cigalini, sax alto, e Enrico Zanisi, pianoforte, hanno intrattenuto gli studenti dell’Itis alternando a una brillante disanima del genere delle apprezzatissime  performance live, alcune delle quali improvvisate sul momento su stimolo del pubblico: dal classico del jazz Summertime alla sigla dei Flintstones, passando per alcuni brani meno noti durante i quali più di un giovane si è commosso in aula.

     

    “Sono onorato di essere qui” si è presentato umilmente Cigalini di fronte alla platea di studenti “Per trasmettere quella seppur poca ma significativa esperienza che ho potuto maturare grazie alla musica”. Matteo è cresciuto immerso nella musica: “Ho suonato sin da piccolo nella banda in cui prima di me aveva militato mio padre, mentre mia madre per quella stessa formazione faceva la Majorette. Inoltre, a causa dell’asma di cui soffrivo da bambino, il medico mi consigliò di suonare uno strumento a fiato, perciò scelsi il sax. Ero sempre alla ricerca di una libertà artistica che mi permettesse di esprimermi genuinamente e quando incontrai l’enorme senso di libertà, l’incredibile potere che il jazz conferisce all’esecutore… ho capito di avere trovato la mia strada”.

     

    Anche Enrico Zanisi viene da una famiglia di musicisti: “Ho studiato musica classica sin da bambino ma è stato l’approccio intuitivo, caratteristica principale del jazz, a farmi entusiasmare: una dimensione emotiva – ha spiegato ai giovani che lo ascoltavano rapiti -, una forma di intelligenza intuitiva che potete applicare a qualsiasi cosa amiate: lo sport, una professione, un’arte qualsiasi e non solo allo strumento musicale. Con questa caratteristica noi ‘manipoliamo’ i brani, prendiamo per esempio un pezzo noto di Battisti e ve lo restituiamo in una vesta nostra, originale, ‘emotivamente potente’ appunto”.

     

    I due giovani, impegnati oltre che in campo musicale anche in quello del sociale e della solidarietà – Cigalini è stato Ambasciatore dei Diritti Umani e Zanisi è appena tornato dallo Zimbawe – hanno insistito sul messaggio di speranza, pace e convivenza tra i popoli che dalla sua origine caratterizza il Jazz. “Suonare insieme – ha spiegato Zanisi – ‘improvvisare’ insieme significa prima di tutto rispettarsi l’un l’altro, ‘ascoltarsi’: dare attenzione e importanza all’espressione comunicativa altrui, alla sua identità”. I due musicisti internazionali inoltre hanno dato alla classe alcuni importanti consigli su come cominciare a suonare, sull’importanza dell’ascolto di generi differenti, suggerendo di non guardare alla composizione come a qualcosa di troppo difficile o noioso, perché nello scrivere un pezzo c’è gran parte della gioia di fare arte. “Tenete sempre un quaderno con voi – ha consigliato Cigalini – e appuntatevi le cose che, durante il giorno, vi sono piaciute: quando entra la batteria in una data canzone, la musica in sottofondo al centro commerciale, eccetera. Dopo di che domandatevi: perché mi è piaciuta? E cercate di riprodurne, con la vostra cifra, la stessa bellezza”.

     

    E proprio intorno alla bellezza ha voluto chiudere l’incontro il professore Franco Mileto, da sempre appassionato sostenitore dell’importanza dell’arte nell’insegnamento: “Oggi è importante essere formati per trovarsi un lavoro, per procurarsi il pane, ma crescere significa anche ‘salvarsi’: il pane ci mantiene in vita ma è la bellezza che ci rende umani.  È la musica, è l’arte a piantare i semi del vostro futuro”.

    Il duo Cigalini-Zanisi sarà in concerto, questa sera, presso l’auditorium di Polistena alle 21.00, durante la rassegna Autunno in Jazz organizzata da Lyriks e Dracma.