• Cgil Gioia Tauro sulla crisi di Piana Ambiente: “Trovare soluzioni immediate per il futuro dei lavoratori”
    05/09/2011 | Valerio Romano, Filcams Cgil Gioia Tauro | Strill.it

    GIOIA TAURO – A seguito dello sciopero di oggi dei lavoratori di Piana Ambiente S.p.a., questa O.S. esprime la sua preoccupazione, alla luce del profilarsi di un’emergenza legata alle vicende economiche e societarie che da tempo rendono incerto il futuro di Piana Ambiente e dei suoi dipendenti.
    Le dinamiche interne all’azienda per ragioni economiche legate al mancato pagamento delle fatture da parte dei comuni e per il cambio della presidenza della società, hanno provocato instabilità, con l’effetto attuale di una totale mancanza di strategie future.
    Il Bilancio societario è in attivo, ma messo in secondo piano dalla scarsa liquidità di cassa, che deriva anche ma non solo dagli annosi crediti non riscossi presso molti comuni della Piana, per alcuni milioni di euro, con Gioia Tauro e Taurianova in cima alla lista dei debitori.
    Ma se le ragioni delle difficoltà aziendali sono un continuo rimbalzo di responsabilità tra parte pubblica e privata della dirigenza, l’effetto è indubitabile, e si traduce nella non puntuale corresponsione di stipendi e contributi, fonte di disagio e incertezza per i lavoratori, unici soggetti incolpevoli di tale gestione che li hanno portati a scioperare per la seconda volta in pochi mesi.
    È nostra opinione che il problema sia strutturale. Futuro e progettualità sono parole che la dirigenza di Piana Ambiente fa restare tali. Sarebbe utile confrontarsi e discutere di un piano di impresa per mantenere gli appalti, erogare il servizio con continuità, preservando i livelli occupazionali e darsi strategie di crescita per ottenere nuovi appalti e attivare forme più efficienti e moderne per il ciclo di trattamento dei rifiuti a partire da una reale raccolta differenziata e per un porta a porta diffuso per consentire di smaltire in modo ecologico i rifiuti.
    Le regole del mercato non possono sempre coincidere con il risparmio a oltranza, specie sui servizi pubblici essenziali. In casi come questi risparmiare significa colpire i lavoratori, non permettere il ricambio di mezzi e risorse d’impresa, e in definitiva preparare una eutanasia di Piana Ambiente, con il rischio che a pagare siano soprattutto i cittadini.
    La Filcams CGIL della Piana di Gioia Tauro chiede risolutamente la necessaria trasparenza nelle operazioni societarie future, affinchè non vengano fuori decisioni unilaterali e improvvise che potrebbero mettere in difficoltà l’assetto societario, e chiede un patto etico che vincoli sindaci, dirigenza e forze sociali un documento che spezzi l’impasse e responsabilizzi I sindaci maggioranza di Piana Ambiente, i n modo forte.
    La Filcams CGIL chiede un incontro alla presenza di tutti i sindaci, soci di Piana Ambiente e fruitori del servizio, alla presenza del Commissario Straordinario Emergenza Ambientale, in modo tale che si stringa un patto che vincoli i sindaci stessi in modo trasparente, ritornando alle stesse motivazioni che hanno fatto si che una società mista nascesse in questo territorio. Riteniamo inoltre importante il confronto con la Provincia di Reggio Calabria, al fine di trovare dei validi strumenti alternativi che contribuiscano a migliorare le condizioni dei lavoratori. Ci aspettiamo dunque, una convocazione rapida dal Presidente Raffa, ed una maggiore incisività dello stesso, per trovare delle soluzioni adeguate all’emergenza rifiuti.
    Questa rimane l’unica strada da percorrere, per proseguire migliorando a tutti i livelli un servizio, che oggi, senza il rientro dei crediti e la creazione di un piano d’impresa credibile improntato sulla qualità e sulla competitività. Si rischia, al contrario, di compromettere e cancellare la stessa Piana Ambiente con l’effetto grave della perdita di centinaia di posti di lavoro.