• Bergamotto, mozione in Consiglio provinciale di Zavettieri (Psi)
    30/11/2012 | Pierpaolo Zavettieri, Socialisti Uniti – Psi Prov. RC

    REGGIO CALABRIA – Premesso: – che a seguito del comunicato Ansa effettuato in data 22/11/2012, dal Presidente del Consorzio del Bergamotto, Avv. Ezio Pizzi, si è venuti a conoscenza di uno studio effettuato dal SCCS (Comitato Scientifico sulla Sicurezza dei Consumatori), dal quale emergerebbe come una fascia compresa dal 1 al 3% delle popolazioni europee sarebbe potenzialmente allergica ad alcuni ingredienti dei profumi (quali oli essenziali degli agrumi); – considerato che nel giugno 2012 il sopraccitato comitato scientifico ha formulato un parere tecnico alla Commissione UE, nel quale viene proposta, al fine di abbattere ogni rischio legato a potenziali fattori allergizzanti derivanti da componenti agrumicoli, la riduzione drastica di concentrazione degli oli essenziali dal 12% allo 0,01%; – tenuto conto che le suddette percentuali di concentrazione di prodotto, più che costituire una riduzione rappresenterebbero un azzeramento commerciale del settore della bergamotticoltura; – rilevato che il 6 novembre 2012 ha avuto luogo un tavolo tecnico in seno alla Commissione Europea al fine di effettuare l’aggiornamento sulle fragranze allergizzanti e che la Stessa, pur non avendo assunto per ora alcuna decisione, si propone nel breve periodo di acquisire tutta la documentazione scientifica in merito agli eventuali effetti allergenici del bergamotto nei cosmetici; – preso atto dell’impegno pubblico assunto da alcuni parlamentari europei (calabresi e non) a monitorare il lavoro che la Commissione Europea svolgerà nei prossimi mesi, al fine di scongiurare che il parere da formulare non sia influenzato da “pressioni” di aziende multinazionali della chimica e della cosmetica e che tale impegno dimostra come una diffusa preoccupazione di possibili interferenze legate a grandi interessi economico/lobbistici sia una rischio reale; – atteso che già qualche anno addietro dalla Francia partì una feroce campagna diffamatoria contro la filiera del “bergamotto” che addirittura incluse l’olio essenziale del prezioso agrume nel novero delle sostanze cancerogene. Ciò si rivelò poi una enorme falsità, tanto più che il frutto del bergamotto non solo non provoca il cancro ma è un antiossidante alimentare, il miglior rimedio naturale per combattere la iper-colesterolemia, un frutto ricco di vitamine e un disinfettante naturale utilizzato in ogni modo. (La circostanza sopradescritta fu egregiamente superata con una soluzione mediata della vicenda, attraverso l’inserimento in etichetta di quei componenti presenti nel prodotto finito, che potevano causare nei soggetti allergici, qualche problema di carattere epidermico); – considerato che nel fare l’analisi generale sulle peculiarità del Bergamotto, definito da molti l’oro verde, aldilà della valenza culturale turistico-attrattiva (vedi prodotti tipici, liquori etc. a base di bergamotto), non si può far passare in secondo piano l’aspetto economico che questa produzione agricola rappresenta per tutta la Calabria, per la Provincia di Reggio C. ed ancor più per l’Area Grecanica (cuore della produzione del Bergamotto e zona economicamente più depressa della provincia).

     

    Ciò premesso, si può concludere che non vanno assolutamente ricercate soluzioni legislative nuove, tese a danneggiare irreversibilmente un intero comparto agricolo produttivo ma si deve in tutti i modi garantire il mantenimento della direttiva europea 76/768 CEE (CE 1224 dal luglio 2013) che già prevede una regolamentazione finalizzata alla tutela del consumatore attraverso l’obbligatorietà di una corretta informazione che deve avvenire attraverso etichettatura: -la direttiva 76/768 (CE 1224 dal luglio 2013) contiene un elenco di 26 composti chimici, normalmente usati come ingredienti nei profumi, che potrebbero determinare il verificarsi di reazioni allergiche se usati in misura superiore di precise soglie stabilite dalla norma stessa, perciò, nel caso il profumo o il prodotto cosmetico da realizzare abbia un quantitativo di tali composti superiori alla soglia definita è previsto l’obbligo dell’indicazione in etichetta di tali composti al fine di informare correttamente e preservare il consumatore-. Nell’elenco dei prodotti con probabilità allergizzanti sono presenti il limonene e il linalolo componenti dell’essenza del Bergamotto. Nonostante ciò va precisato che i produttori di profumi e cosmetici non hanno mai segnalato reazioni allergiche, anzi le più rinomate industrie profumiere, Guerlain e Dior, e lo stesso Presidente dell’Associazione Internazionale dei profumieri, Pierre Sivac, concludono che “per il 90% dei profumi circolanti nel mondo gli ingredienti naturali ne costituiscono la vera spina dorsale”;

     

    Propone (Mozione) che la Commissione Europea non adotti nessun provvedimento che limiti la presenza di olio essenziale di bergamotto come ingrediente per la distillazione e la realizzazione di profumi, prodotti cosmetici, parafarmaci e prodotti da erboristeria e chiede al Consiglio Provinciale, di approvare tale “Mozione” con atto deliberativo al fine di inoltrare il presente documento agli indirizzi di seguito elencati: – “Presidenza – Consorzio del Bergamotto”; – “Presidenza – Giunta regionale”; – “Presidenza – Consiglio dei Ministri”; – “Presidenza – Commissione Europea”.