• Aumento dell’imposta provinciale sulle tariffe RC: Longo: “Il Presidente Raffa revochi la delibera che porta l’aliquota a un ingiustificabile 16%”
    Si pensi al piano industriale della SviProRe che potrebbe recuperare somme con accertamento e riscossione
    30/01/2014 | Giuseppe Longo - Consigliere provinciale Gruppo Misto | Comunicato

    giuseppe longo evidenzaREGGIO CALABRIA – Il cittadino che abbia pensato, dopo l’arrivo della stangata della Tares, che quest’anno non poteva cominciare in maniera peggiore per le proprie finanze, ottiene oggi l’ennesima delusione: mentre in tutta Italia le tariffe per l’assicurazione obbligatoria RCauto diminuiscono – in alcuni casi notevolmente – nella provincia di Reggio Calabria subiscono un importante aumento. La cosa più sconcertante, tuttavia, è che l’aggravio non proviene dagli istituti assicurativi bensì proprio dalla giunta provinciale che, con la delibera 295 del 20 dicembre scorso, porta l’aliquota delle imposte sulle assicurazioni al massimo consentito dalla legge del cosiddetto federalismo fiscale (3,5% sul premio assicurativo). Si è passati dunque dal 12,5 percento fissato dal Dl n.68/2011 al 16 percento, che significa un notevole intervento sul costo dell’assicurazione obbligatoria per privati e aziende di un territorio che vantava già di suo tariffe tra le più alte e gravose in Italia.

     

    Già l’anno scorso, confermata dalla Giunta l’aliquota del 12,5%, avevo ritenuto opportuno esortare il Presidente Raffa ad avvalersi della possibilità – consentita dalla stessa legge del 2011 – di diminuire l’imposta fino al limite consentito (-3,5% del premio assicurativo). Pur riconoscendo la difficoltà di riportare al minimo l’aliquota, a causa dei numerosi tagli dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali, ritengo sbagliata la scelta politica di elevarla fino al massimo consentito, consegnando di fatto ai cittadini già vessati del territorio reggino l’ennesima, ingiustificabile stangata. Pertanto sollecito il Presidente Raffa a revocare la delibera del 20 dicembre scorso e individuare una soluzione alternativa all’aumento dell’imposta RCauto, ad esempio favorendo l’accelerazione dell’approvazione del piano industriale della SviProRe, la quale, mediante l’attribuzione di ulteriori funzioni di accertamento e riscossione, potrebbe recuperare importanti somme, la cui mancata entrata penalizza fortemente le casse della Provincia.