• Associazionismo e consulta, il sindaco Cascarano risponde a Borelli: “Iniziativa meritevole di attenzione, percorso già intrapreso, pronti a recepire proposta”
    28/04/2013 | Marco Cascarano, sindaco di Cinquefrondi | Comunicato

    CINQUEFRONDI – Nei giorni scorsi Salvatore Borelli ha inviato tramite l’Edicola di Pinuccio un appello-riflessione sulla presenza e sul ruolo delle numerose associazioni presenti sul territorio cinquefrondese. Riceviamo e riportiamo la risposta a Borelli del primo cittadino Marco Cascarano.

     

    Quale destinatario, nella qualità di Sindaco di Cinquefrondi, di una “lettera aperta” a firma del sig. Borelli pubblicata dall’EDP, ritengo opportuno precisare che l’iniziativa-proposta, declinata dal sig. Borelli, in quanto e se finalizzata a favorire la riscoperta da parte dei giovani delle nostre radici, delle nostre tradizioni e di garantire, attraverso ciò, una conoscenza storica del nostro paese, non può che ritenersi meritevole di attenzione. È noto, infatti, come l’attuale Amministrazione Comunale, sin dal primo giorno del suo insediamento, abbia intrapreso un percorso di partecipazione popolare, all’insegna del democratico confronto e della civile convivenza, al fine di raggiungere importanti traguardi, anche nel settore socio-culturale.

     

    Tale percorso è stato principalmente caratterizzato, sia pure in questo particolare momento di crisi economica, da concreti risultati ottenuti grazie alla fattiva collaborazione delle tante Associazioni culturali – sociali – sportive – politiche, presenti sul territorio, che rappresentano un’autentica ed insostituibile risorsa e che, giorno dopo giorno, si spendono e si adoperano, senza lucro alcuno, per il bene del nostro paese e dell’intera collettività, alle quali, approfittando di questa circostanza, intendo rivolgere un caloroso ringraziamento, anche a nome dell’Amministrazione da me rappresentata. Al contempo, è doveroso rammentare che i risultati ad oggi ottenuti in campo socio-culturale sono, parimenti, se non principalmente, da ascrivere all’Assessore delegato Avv. Anselmo Scappatura il quale, con impegno e perseveranza, è riuscito a raggiungere le mete via via prefissate dall’Amministrazione Comunale, in un settore estremamente importante e delicato quale, appunto, la cultura con i suoi riflessi, i suoi legami e le sue ricadute sul territorio.

     

    Invito, pertanto, il Sig.Borelli, qualora volesse dar concreto seguito alla sua proposta, a formulare opportuna, specifica, rituale richiesta, al sottoscritto e all’Assessore delegato, al fine di poter recepire ufficialmente la proposta ed eventualmente programmare un percorso realizzativo della stessa, purché compatibile e nell’ambito degli obiettivi dell’Amministrazione Comunale e, sempre, nell’interesse della collettività. Un cordiale saluto al Sig. Borelli ed ai tanti lettori dell’EDP, che con il loro interesse e la loro partecipazione dimostrano e testimoniano attaccamento alle sorti e al futuro del nostro paese.

     

     

     


     
  • 1 commento

    1. salvatore borelli

      Gentile Sindaco, grazie per la sua risposta. Le devo qualche ragguaglio,
      Come previsto da statuto TITOLO III in materia partecipazione popolare, le organizzazioni o singoli cittadini fanno proposta al sindaco il Sindaco, che di concerto con il Consiglio Comunale, assessore delegato e parti sociali possono istituire apposite consulte quali organismi di consultazione e partecipazione nelle materie di più ampio rilievo sociale per il migliore perseguimento dell’interesse pubblico. Per determinare i bisogni collettivi nell’interesse pubblico, andrebbe programmata una ricerca sociale seria nel nostro territorio per definire col minor margine di errore possibile quali siano gli effettivi e reali bisogni dei cittadini indigenti, quantificare, organizzare lo studio e gettare le basi per una seria indagine che vada oltre il concetto di sentito dire o le solite percentuali personalistiche dettate dalla nostra mentalità colorita , ma spesso inaffidabile in tema di disagi sociali. Non è nelle mie competenze, come lei avrà ben inteso occuparmi di progettazione o statistica. Tuttavia la Consulta sociale è uno strumento paritetico, gratuito ed efficace ( se gestito con competenza e professionalità ). Composto da cittadini, i quali, riuniti in forme associative, mettono a disposizione competenze ed esperienze per l’Ente, creando servizi utili e vicini alle persone in forte stato di bisogno, marginalità sociale, povertà assoluta, indigenza. Capire e/o com-prendere, quindi, se la comunità è preparata o pronta ad organizzarsi in un sistema di questo tipo richiede una riflessione ampia e largamente condivisa. Volontà di intenti e idee non bastano. La CS richiede una maggioranza molto ampia delle Associazioni, in modo da evitare da un lato, qualsiasi ombra di sospetto rispetto agli obiettivi dell’Ente-organismo; dall’altro garantisca ai medesimi, equa distribuzione dei compiti, disponibilità a cooperare, totale trasparenza degli atti. Un’idea di un singolo cittadino, per quanto prevista dalla legge e di interesse pubblico, rimane uno strumento riflessivo e non una proposta, come ho già precedentemente precisato. Le scelte in merito alle proposte singole andrebbero concordate, discusse insieme alle Associazioni ( destinatarie indirette della proposta ) a cui ci si può rivolgere facendo una richiesta, un appello formale.

      Cordialita’
      Salvatore Borelli

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