• Allarme tumori a Cinquefrondi. Il consigliere provinciale Longo promuove un incontro tra il Comitato e gli esperti Arpacal per mercoledi 6 novembre
    L’intervento dell’Arpacal è finalizzato a individuare potenziali rischi ambientali sperando di scongiurare la presenza di gravi agenti cancerogeni, in modo da tranquillizzare gli abitanti del quartiere
    30/10/2013 | Giuseppe Longo, consigliere provinciale Prc | Comunicato

    CINQUEFRONDI – Sollecitato dai membri del comitato spontaneo nato per denunciare l’alta incidenza di patologie oncologiche nel quartiere cinquefrondese di Aracri, mi sono adoperato per richiedere un intervento urgente dell’Arpacal, trasmettendo una missiva al Centro di Epidemiologia Regionale Ambientale. Nel pomeriggio di oggi, il dottor Michelangelo Iannone, dirigente del Centro, mi ha contattato per manifestare la propria disponibilità a incontrare il comitato di Cinquefrondi, mercoledi 6 novembre alle ore 16:00 per una prima ricognizione sulla situazione segnalata. Mercoledì prossimo saranno presenti a Cinquefrondi, oltre al dottor Iannone, il dottor Francesco Nicolace, direttore del Centro, e un esperto di scienze statistiche: l’equipe, oltre a parlare con i componenti del comitato, incontrerà i medici di base cittadini per individuare e pianificare la successiva indagine epidemiologica. Il tipo e la frequenza di patologie oncologiche può infatti dare una prima indicazione riguardo l’origine della eventuale sorgente cancerogena (una maggioranza di tumori ai polmoni potrebbe suggerire di indagare, per esempio, il tasso d’inquinamento dell’aria). In seguito alle rilevazioni epidemiologiche, il gruppo di medici dell’Arpacal provvederà a programmare un piano di intervento più specifico, durante il quale i tecnici dell’agenzia regionale eseguiranno le analisi ambientali necessarie a stabilire ogni eventuale criticità e ad elaborarne al più presto una soluzione.

     

    È necessario ribadire che l’intervento dell’Arpacal è finalizzato a individuare potenziali rischi ambientali sperando di scongiurare la presenza di gravi agenti cancerogeni, in modo da tranquillizzare gli abitanti del quartiere e della città di Cinquefrondi che, da tempo, giustamente, manifestano la propria preoccupazione. Purtroppo, infatti, fino a oggi non è mai stata effettuata alcuna indagine accurata per misurare su larga scala il livello di impatto ambientale dei vari impianti industriali, di smaltimento dei rifiuti e di produzione e distribuzione di energia presenti nel circondario. Nel solco di questo più ampio impegno, sto inoltre sollecitando il dipartimento Ambiente della Provincia, affinché si dia vita nelle prossime settimane a un rapporto di sostenibilità ambientale della Piana di Gioia Tauro. D’accordo con il presidente Raffa, ho chiesto al Settore un piano di intervento atto a individuare, con logica ecosostenibile, le effettive condizioni ambientali di questo vasto territorio, per comprendere e controllarne i legami vitali tra economia, società e ambiente. La macchina istituzionale si sta finalmente muovendo per venire incontro alle tante richieste di chiarezza riguardo a un tema delicato e importante quanto politicamente trascurato come la salute del cittadino. È chiara dunque l’importanza dell’incontro di mercoledì prossimo, da effettuare sempre e comunque in una logica di rassicurazione atta a scoraggiare qualsiasi forma di incosciente allarmismo.


     
  • 2 commenti

    1. cinquefrondese

      Egregio Consigliere Provinciale Longo, come cinquefrondese la ringrazio per l’interessamento che sta dimostrando sul problema dell’allarme tumori. Mi permetto di segnalarle, a lei e a tutte le autorità comunali e provinciali, che proprio nel quartiere dove si segnala una forte incidenza di malattie tumorali (Aracri), per almeno venti anni si è assistito allo smaltimento indiscriminato di sostanze a oggi sconosciute utilizzando ampie buche create vicino agli argini dello Sciarapotamo. Gli scavi, spesso fatti in fretta e di nascosto, dopo che sono stati riempiti (di sostanze come dicevo sconosciute) sono state di nuovo ricoperte di terra. In molte zone gli alberi di agrumi ripiantati successivamente sono rapidamente rinsecchiti. Chissà se i tecnici dell’Arpacal riusciranno a capire se esiste un legame tra le cose sopra esposte, e se le denunce ripetute sullo sversamento di rifiuti radioattivi in cave abbandonate possano trovare una definitiva conferma o smentita. La ringrazio per l’attenzione che vorrâ dedicare alla mia segnalazione. Cordiali saluti.

    2. Giuseppe Longo

      Grazie a lei per la segnalazione, che avrò cura di sottoporre all’attenzione dei medici e agli esperti Arpacal. Speriamo di fare chiarezza al più presto e una volta per tutte, per il bene dell’intera popolazione.
      Un caro saluto,
      Giuseppe Longo

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