• A Rinascita per Cinquefrondi non quadra il prestito di Cascarano. Il sindaco spiega tutto in una conferenza stampa
    10/11/2014 | Angelo Siciliano, Il Garantista | Edicola di Pinuccio
    cascarano e conia

    cascarano e conia

    CINQUEFRONDI – Nei giorni scorsi è stata pubblicata sull’albo pretorio del Comune una delibera di Giunta con la quale veniva ufficializzato l’iter per la concessione di un prestito nei confronti del Comune da parte della Cassa Depositi e Prestiti per un importo di circa 900.000 euro.

     

    Sulla vicenda il gruppo di minoranza consiliare di Rinascita per Cinquefrondi ha manifestato le proprie perplessità affidando alla stampa, tramite apposita conferenza stampa, le dichiarazioni che di seguito riportiamo e contenute in un resoconto di Angelo Siciliano apparso sul quotidiano “Il Garantista” il 31 ottobre scorso.

     

    “La giunta Cascarano ha chiesto alla Cassa depositi e prestiti un anticipo di 900 mila euro per coprire debiti, “al 90% maturati durante la sua gestione, negli anni 2010-2014″. È la denuncia dei consiglieri di Rinascita, Michele Conia e Flavio Loria che da un lato vogliono “rispedire al mittente le accuse spesso sollevate dal sindaco alle precedenti amministrazioni sui debiti ereditati”, dall’altro esprimono preoccupazione per il “fardello” che graverà sulla prossima giunta 2015, tra ipotesi di nuovi debiti e ammortamento dei mutui accesi. Conia e Loria mostrano la lista di quasi 900 mila euro che il comune non è in grado di pagare con le proprie risorse. Alcuni debiti riguardano la tassa per lo smaltimento rifiuti, anni 2011 e precedenti, 2012 e 2013, in questo caso creditore è la Regione. Nel 2008 e 2009, giunta Roselli, il costo di smaltimento è stato invece saldato. L’altra parte dell’elenco è fatta dalle somme dovute a Sorical per la fornitura idrica di parte 2011 e 2013, oltre ai 173 mila euro della sentenza arrivata l’anno scorso e che ha visto il comune soccombere. Sulla questione rifiuti, Loria: “Come sono stati utilizzati i proventi delle tasse pagate dai cittadini?”. Secondo il consigliere poi l’amministrazione è ricorsa a un prestito trentennale, senza toccare fondi di bilancio destinati “ad altri tipi di impegni che riguardano il beneficio di qualcuno”. Aggiunge Conia: “Soldi per dare qualche contentino alla vigilia delle comunali”. Oltre al debito monstre, Rinascita cita altri capitoli che potrebbero inguaiare le gestioni future. Dal mutuo di quasi 600 mila euro per viale Pertini, alle spese sostenute per il funzionamento del liceo musicale, il campo sportivo incompleto, l’ufficio del giudice di pace tutto sulle spalle del comune di Cinquefrondi.”   

     

    A fronte dell’uscita del gruppo RpC, Cascarano ha annunciato una conferenza stampa per il 07 novembre presso la sede municipale in Corso Garibaldi  per chiarire definitivamente gli aspetti della vicenda del prestito. Di seguito il resoconto a firma del giornalista del “Il Garantista” Angelo Siciliano che riportiamo integralmente.

     

    (Angelo Siciliano, Il Garantista 08/11/2014) CINQUEFRONDI - L’anticipazione di 900 mila euro richiesta dal Comune di Cinquefrondi alla Cassa depositi e prestiti per pagare diversi debiti, “non ha nulla di anomalo – dice il sindaco Marco Cascarano – è consentita dalla legge, vi fanno ricorso molti enti locali in tempi di minori trasferimenti dallo Stato. Abbiamo prevenuto contenziosi con i fornitori e problemi di cassa”. Problemi che, assicura, oggi non ci sono. E aggiunge: “Non produrremo mai debiti fuori bilancio, a differenza delle precedenti giunte”. L’intervento di Cascarano è la replica alle critiche del gruppo di opposizione Rinascita in merito a un cospicuo anticipo di liquidità “che copre debiti maturati nell’attuale gestione – accusano i consiglieri Conia e Loria – e il cui rimborso è stato fatto cadere sulle prossime amministrazioni”. Il piano trentennale di ammortamento parte infatti dal 31 maggio 2015, all’indomani delle elezioni comunali di primavera che vedranno tra i candidati a sindaco lo stesso Conia. In conferenza stampa Cascarano non può ovviamente smentire (né tenta di farlo) che i debiti liquidi, certi ed esigibili per i quali l’ente ha chiesto il prestito, sono quasi tutti riferiti agli anni della sua amministrazione: in parte somme dovute alla Regione per lo smaltimento rifiuti dal 2010 al 2013, in parte l’obbligazione con Sorical per la fornitura idrica di alcuni trimestri 2011 e 2013. Ci sono anche 173 mila euro della sentenza divenuta esecutiva l’anno scorso – sempre contenzioso con Sorical – ma riguardano fatture del 2005 e 2006. Cascarano piuttosto spiega che quei debiti non si sono potuti saldare perché le risorse in bilancio sono servite a coprire uscite, stando alle sue dichiarazioni, ugualmente importanti. E infatti cita i pagamenti a Camassa, alla stessa Sorical, le spese anticipate in occasione di appuntamenti elettorali. Negli anni del federalismo fiscale, del fondo di solidarietà via via più magro, dei bilanci previsionali approvati a settembre, è inevitabile – il ragionamento del sindaco – che un ente locale ricorra ad anticipi di cassa. Al tempo stesso Cascarano respinge le pesanti allusioni di Rinascita su fondi di bilancio usati “per fare qualche contentino alla vigilia delle comunali”. Il sindaco: “Non costruiamo il nostro consenso su alchimie politiche e regali. Forse loro hanno sperimentato questo modus operandi”. Quanto al futuro ammortamento dei 900 mila euro, “il tasso di interesse è all’1,3, sarà perfettamente sostenibile dalle amministrazioni che verranno”.