• Passa il Bilancio 2012 col voto di un consigliere di minoranza. Il Gruppo Arcobaleno lo apostrofa: “Scilipoti”
    03/08/2012 | Movimento Arcobaleno, Oppido Mamertina | Comunicato

    OPPIDO MAMERTINA – Se non fosse una tragedia per il futuro del Comune, lo spettacolo offerto in questi giorni dalla rimpastata maggioranza, farebbe quasi ridere. Con un colpo che voleva essere a sorpresa e che si è rivelato una sceneggiata indecente, durante il Consiglio Comunale del 17 luglio, il consigliere Fiorentino Riganò – novello “Scilipoti in salsa nostrana” – già assessore comunale nei cinque anni dell’Amministrazione Arcobaleno e consigliere di minoranza negli ultimi tre anni sotto lo stesso Simbolo (sigh!), ha fatto la “respirazione bocca a bocca” all’agonizzante Amministrazione Barillaro, che non poteva più contare sui numeri, e ne ha votato il Bilancio 2012. Un gesto di “responsabilità”, lo ha definito lui, cercando di difendere l’indifendibile. In verità il primo atto di una sfacciata operazione di compravendita politica, in virtù della quale egli, indossando le vesti del “salvatore della patria”, anziché rappresentare gli ideali dei cittadini che avevano sostenuto la lista nel 2009 e comunque gli interessi della collettività, ha preferito svendere il proprio voto in Consiglio.

     

    Il prezzo Pattuito? Un bel “piatto di lenticchie”: la carica di Assessore Comunale al bilancio, puntualmente incassata dopo qualche giorno, con tanto di conferenza stampa di presentazione. E Buon appetito, alla faccia degli elettori e della Città !!! Ma anche alla faccia degli altri consiglieri di maggioranza, che pur tra i mugugni, devono oggi fare un passo indietro e subire passivamente l’ingombrante presenza del “patriota”, al quale bisognerebbe peraltro ricordare cosa diceva, fino a poco tempo fa, dei suoi nuovi compagni. Poco male, si potrebbe pensare, d’altra parte la faccia è sua… se non si vergogna lui… E, invece, no! Perché a causa di quel voto venduto, gli oppidesi dovranno tenersi un campione di immobilismo, incapacità ed inefficienza come il Sindaco in carica, per il cui pennacchio pagheranno le più alte aliquote IMU tra i Comuni della Piana, oltre alle consistenti cifre previste, per esempio, per l’addizionale comunale sull’IRPEF, per la raccolta dei rifiuti (che di fatto avviene solo in maniera indifferenziata) e per la fornitura dell’acqua, la cui insufficienza, peraltro, è sotto gli occhi di tutti… E così, mentre l’assessore Scilipoti mangia lenticchie e il sindaco Nilla Pizzi canta “Grazie dei Fior”, il conto lo paga la “Povera Patria”.

     

    Un’ultima considerazione, infine, meritano le affermazioni del sindaco e del neo assessore riguardo la sopravvivenza di Arcobaleno. Non si illudano, entrambi, Arcobaleno esiste, è vivo e vegeto e continuerà a svolgere, ancor più di prima, la sua azione politica, senza tentennamenti, fino a che ci sarà anche un solo cittadino che vorrà essere rappresentato dall’idea del bene comune quale strumento e obiettivo di una civile convivenza. E se in Consiglio Comunale il Gruppo Arcobaleno è ormai costituito, orgogliosamente, da un solo consigliere (a proposito, voglia il neo assessore avere almeno la decenza di una lettera di dimissioni dal Gruppo consiliare poiché anche la forma è sostanza), non credano, i due, di poter passeggiare sugli allori: quel consigliere non è affatto solo; accanto a lui ci sono gli aderenti al movimento e tanti cittadini onesti ai quali proprio le ultime vicende hanno ravvivato il desiderio di portare avanti con coerenza le proprie idee.