• Cinquefrondi, continua la protesta contro la chiusura del Tribunale. Riunione in prefettura, chiesto uno slittamento di almeno due anni
    Il prefetto si è impegnato a inviare una missiva al ministero per illustrare tutte criticità che la cancellazione della sede staccata comporta
    12/09/2013 | Edicola di Pinuccio

    striscione tribunale1CINQUEFRONDI – Si è appena concluso l’incontro tra una delegazione dei rappresentanti politici di Cinquefrondi in sciopero della fame ed il Prefetto di Reggio Calabria. Soddisfacente il risultato visto che ne è risultato l’impegno del Prefetto a fare da ponte con il Ministero sulla scorta delle abbondanti giustificazioni fornite relativamente all’assoluta necessità di discriminare la situazione della sezione di Cinquefrondi rispetto alle altre sezioni distaccate d’Italia. Il Prefetto ha chiesto di venire in possesso della documentazione comprovante quanto assunto ma ha posto comunque la condizione di un preliminare contatto istituzionale con il Presidente del Tribunale di Palmi per la conferma della permanenza della situazione di oggettiva difficoltà logistica.

     

     

    Chiesta una proroga di almeno due anni della chiusura

     

    REGGIO CALABRIA – Non è ancora conclusa la vicenda della chiusura della Sezione staccata del Tribunale di Cinquefrondi. Questa mattina una delegazione del presidio che da giorni ormai staziona di fronte ai locali della sede giudiziaria si è recata a colloquio dal Prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli. E’ stato lo stesso Prefetto ad invitare i componenti del presidio a sospendere lo sciopero della fame, iniziato ormai da diversi giorni. L’obiettivo, secondo quanto riferito da Piscitelli alla delegazione, è quello di avviare procedure che vadano nella direzione della risoluzione del problema. La richiesta della delegazione è quella di una proroga, per almeno due anni, in attesa di comprendere gli effetti che la chiusura della Sezione staccata avrebbe sul territorio della Piana. Da parte sua il Prefetto si è impegnato a preparare una missiva, indirizzata all’Ufficio di Gabinetto del ministero, al fine di illustrare tutte le criticità che si stanno sollevando in merito alla chiusura della Sezione distaccata di Cinquefrondi.

     

    Proprio per questo, nella giornata di domani, i rappresentanti del presidio, con in testa il sindaco di Cinquefrondi e alcuni componenti del Consiglio comunale, insieme al consigliere provinciale Giuseppe Longo, consegneranno al Prefetto una nota riassuntiva di tutte le motivazioni ostative rispetto alla chiusura della sede giudiziaria di Cinquefrondi. La cessazione delle attività è prevista per domani 13 settembre. Già da qualche giorno i fascicoli dei diversi in corso presso la sezione staccata stanno migrando verso il Tribunale di Palmi e con essi anche tutto il personale che sarà interamente assorbito nella struttura principale. A Cinquefrondi è stata per il momento concessa solamente una proroga, di cinque anni, che consente di mantenere esclusivamente la funzione di archivio, per contenere le cataste di faldoni dei processi tenuti in quella sede.

     

    Ma la preoccupazione è che il Tribunale di Palmi non abbia al momento la capacità, sia in termini organizzativi che di strutture, di gestire una mole di lavoro che sarebbe più che raddoppiata. Le attività della Sezione Staccata di Cinquefrondi sono state infatti in questi anni addirittura superiori alla sede centrale di Palmi. Il Tribunale si troverebbe dunque ad assorbire una grossa mole di lavoro aggiuntiva con tutte le problematiche che ne conseguono in termini di lentezza e trasparenza dei processi. (Stefano Perri, Strill.it)