• Tribunale a Cinquefrondi. Sciopero della fame e presidio a oltranza per scongiurarne la soppressione
    Il Comitato in difesa del Tribunale ha iniziato una clamorosa protesta
    11/09/2013 | Edicola di Pinuccio

    tribunaleCINQUEFRONDI – Da stamattina il Comitato a difesa del Tribunale a Cinquefrondi ha deciso di installare nel piazzale antistante la struttura giudiziaria, un presidio permanente di protesta. L’iniziativa punta a scongiurare il definitivo trasferimento delle funzioni della sezione distaccata presso la sede centrale di Palmi. Nei giorni scorsi i tentativi di bloccare la chiusura sono stati molteplici, ma a nulla è servito l’appello delle forze politiche e degli addetti ai lavori. Per questo si è deciso di ricorrere allo sciopero della fame. I rappresentanti del Comitato con questa azione vogliono per l’ennesima volta ribadire come la cancellazione del presidio giudiziario cinquefrondese, di fatto penalizzerebbe ulteriormente un territorio sempre di più privato dei suoi centri di eccellenza. L’appello è rivolto a una mobilitazione generale che coinvolga i cittadini e le istituzioni anche dei paesi limitrofi. Seguiremo le fasi della protesta attraverso aggiornamenti in tempo reale e, permanendo le condizioni tecniche, con l’ausilio delle dirette web.

     

    (12/09/2013 ore 12:30)  EDP CINQUEFRONDI – Si è appena concluso l’incontro tra una delegazione dei rappresentanti politici di Cinquefrondi in sciopero della fame ed il Prefetto di Reggio Calabria. Soddisfacente il risultato visto che ne è risultato l’impegno del Prefetto a fare da ponte con il Ministero sulla scorta delle abbondanti giustificazioni fornite relativamente all’assoluta necessità di discriminare la situazione della sezione di Cinquefrondi rispetto alle altre sezioni distaccate d’Italia. Il Prefetto ha chiesto di venire in possesso della documentazione comprovante quanto assunto ma ha posto comunque la condizione di un preliminare contatto istituzionale con il Presidente del Tribunale di Palmi per la conferma della permanenza della situazione di oggettiva difficoltà logistica.

     

    (9:05,12/09/2013, Comunicato Candeloro Imbalzano)  Il Sindaco di Cinquefrondi, Dr. Marco Cascarano, mi ha più volte interessato stamane in relazione alla paventata chiusura degli uffici giudiziari di Cinquefrondi, per la cui difesa, come riportato ampiamente dalla stampa odierna, vi è una mobilitazione non solo della cittadinanza del popoloso centro pianigiano. Stante quanto sopra, e nel quadro degli incontri oggi previsti per gli uffici di Rossano, ritengo quanto mai opportuno un forte intervento anche per Cinquefrondi, attesi i contemporanei tentativi di esponenti del PD, con l’obiettivo di scongiurare una palese ingiustizia nei confronti di ben 22 Comuni della Piana di Gioia Tauro, rappresentando la sede staccata del Tribunale di Palmi a Cinquefrondi da circa 100 anni un sicuro presidio di legalità.

     

    (22:21 Comunicato Damiano Guagliardi, presidente Federazione della Sinistra consiglio regionale Calabria) Esprimo vicinanza e solidarietà ai componenti del comitato a difesa del Tribunale di Cinquefrondi, i quali, da questa mattina, stanno protestando con forza contro la chiusura del presidio di giustizia della cittadina reggina. Ritengo assurda la norma dell’ex Ministro Severino, la quale, mira alla chiusura di ben 220 sedi distaccate di Tribunali in tutto il territorio nazionale. Merita il mio sostegno e quello dell’intero partito regionale la protesta contro tale assurda decisione da parte tra gli altri dei compagni Michele Conia, dirigente nazionale del Prc e consigliere comunale, Giuseppe Longo consigliere provinciale reggino e Flavio Loria, consigliere comunale e segretario reggino del Prc. Un’iniziativa che punta a sensibilizzare le istituzioni preposte al fine di scongiurare il definitivo trasferimento delle funzioni della sezione distaccata presso la sede centrale di Palmi. Il sottoscritto con l’intero partito è impegnato ad ogni livello per salvaguardare il presidio di Cinquefrondi.

     

    (19:21 Comunicato di Antonio Baglio, coordinatore circolo Sel Polistena) Testo della mail inviata agli onorevoli Aiello e Costantino, deputati Sel Calabria. Carissimi onorevoli corre l’obbligo, come circolo Sel di Polistena, di comunicarVi, per ogni opportuna conoscenza e per i provvedimenti di Vostra competenza, quanto segue: È ormai certa, o così pare, la chiusura della sede distaccata di Cinquefrondi del Tribunale di Palmi, poiché questa mattina sembra sia incominciato lo sgombero dei locali del Tribunale cinquefrondese sito nella provincia di Reggio Calabria. La sede giudiziaria è già operativa dagli anni ’90, comprende circa 100.000 abitanti della provincia di Reggio Calabria funge, inoltre, da sede degli uffici del Giudice di Pace, per un bacino di utenza complessiva di circa 40.000 abitanti. Questo territorio della Piana di Gioia Tauro, non può essere privato di questo importante presidio di giustizia, soprattutto in considerazione dell’alto tasso di criminalità organizzata presente sul territorio e l’alto numero di pendenze ancora in trattazione presso il citato Tribunale (2.500 procedimenti civili e 1.500 penali) nonché l’importante indice di produttività della sezione pianigiana che, nel solo 2012, ha definito circa 1.100 processi penali ed emesso circa 500 sentenze civili. A fermare quest’ulteriore scelta scellerata, che va a penalizzare ancora una volta questo già martoriato territorio, non sono bastate le tante manifestazioni di protesta organizzate dal mondo forense e partecipate da migliaia di cittadini, organizzazioni politiche (il nostro circolo ha sempre aderito ad ogni manifestazione e/o sit-in) e associazioni, sostenute dalla conferenza dei Sindaci della Piana di Gioia Tauro. E’ necessario, allora, continuare la protesta per garantire a questo territorio un opportuno ed indispensabile presidio di giustizia penale e civile ed assicurare la salvaguardia dei diritti a quanti operano presso la struttura giudiziaria cinquefrondese. La chiusura della sede distaccata di Cinquefrondi del Tribunale di Palmi, oltre a non rispondere alle esigenze di riduzione della spesa volute dal Governo Monti, produrrebbe un negativo impatto socio economico su un territorio già piegato e privo di molti servizi essenziali nonché un rallentamento pericoloso della Giustizia nella Piana di Gioia Tauro. Pertanto, si chiede agli onorevoli deputati Aiello e Costantino, il primo eletto nella circoscrizione Calabria e la seconda eletta in altra circoscrizione ma calabrese di origine, d’intervenire tempestivamente e con ogni strumento di loro competenza affinché sia scongiurata la chiusura della sede distaccata di Cinquefrondi del Tribunale di Palmi. Infine, vi chiediamo di farVi portavoce della sofferenza di questo territorio ed ascoltare le urla di una popolazione ormai stanca e stremata dalle continue promesse poi non mantenute. Siamo certi che Voi accoglierete, come d’altronde avete sempre fatto nel corso del vostro impegno politico ed istituzionale, la nostra denuncia e contribuirete, con le armi della democrazia, a vincere tutti insieme questa ennesima battaglia in favore della Giustizia e delle Legalità. In attesa di vostre comunicazione, vogliate gradire i nostri più sinceri e fraterni saluti.

     

     

    (19:12) Antonio Muscherà, avvocato: “Cancellare il Tribunale a Cinquefrondi è una rapina al territorio”

     

    (19:08) Mercoledi mattina manifestazione pubblica davanti al Tribunale. L’ha annunciata Michele Conia, consigliere comunale impegnato nello sciopero della fame

     

    (19:00) Conia: “I deputati di Sel Costantino e Aiello hanno annunciato una interrogazione parlamentare sul caso di Cinquefrondi”.

     

    (18:30) Davanti alla sezione staccata del Tribunale, sotto il gazebo che ospita il presidio, Piana Tv sta registrando uno speciale di informazione curato da Aldo Polisena

     

    (17:43, Comunicato Giuseppe Pedà, coordinatore provinciale vicario Pdl) Esprimiamo vicinanza e solidarietà a tutti i cinquefrondesi, al sindaco Cascarano, ai consiglieri Michele Galimi e Michele Conia e al consigliere provinciale Giuseppe Longo che da questa mattina hanno iniziato lo sciopero della fame per scongiurare la chiusura della sezione staccata del tribunale. La chiusura del tribunale di Cinquefrondi sarebbe un grave errore. Non è infatti concepibile che in una zona ad alto rischio criminalità come la nostra venga meno questa struttura che rappresenta un evidente baluardo della legalità. E’ una decisione miope che impoverirebbe il territorio e segnerebbe un grave arretramento dello Stato. Per questi motivi il nostro partito sarà al fianco del comitato a difesa del tribunale e lo sosterrà in ogni iniziativa che deciderà di mettere in atto.

     

     

    (17:45) Dal presidio davanti al Tribunale Cinquefrondi Channel sta trasmettendo in diretta audio-video le fasi della raccolta firme

     

     

    (17:00) Al presidio davanti alla sede del Tribunale sono presenti il sindaco Cascarano, i consiglieri Conia e Galimi e il consigliere provinciale Longo, tutti impegnati in uno sciopero della fame. Al gazebo si stanno raccogliendo le firme dei cttadini in calce a una petizione.

     

     

    16:30 Dichiarazione di Flavio Loria, segretario provinciale Prc) Esprimo profonda preoccupazione per l’imminente chiusura della sede distaccata del Tribunale di Cinquefrondi sia come operatore del diritto che come rappresentante politico della sempre più martoriata terra di Calabria. Dietro la scelta irrazionale di chiudere presidi di legalità tralaltro efficienti quale quello storico sito a Cinquefrondi si cela una noncuranza tutta tecnica che si poggia su uno sbandierato risparmio che per molte sedi distaccate quale quella cinquefrondese non sussistono. Con questi provvedimenti ci troveremo ad un passo dal caos del sistema giustizia che soprattutto per il meridione significa la rinuncia ad uno strumento di civiltà per altri che di civile hanno ben poco. Esistono gangli vitali per uno Stato quali quello della giustizia, della salute, dell’istruzione irrinunciabili e non sottomettibili a rilievi di pura economia. Per tutti questi motivi non bastano più le indignazioni di facciata ma occorrono fatti concreti quali alzare il tenore delle proteste prima che l’irreparabile accada. Per questo partecipo ed invito a partecipare al presidio permanente che insieme alle istituzioni locali, agli avvocati, ai tanti cittadini desiderosi di una giustizia “giusta” e soprattutto accessibile, si sta tenendo ininterrottamente davanti alla prestigiosa sede del Tribunale di Cinquefrondi.

     

     

    (16:00, Dichiarazione di Antonio Maria Calogero, Cgil) Chiudere la sezione staccata del tribunale di Cinquefrondi è una scelta sbagliata , non riduce nessun costo e costringe avvocati e cittadini a recarsi anche per piccole necessità a Palmi. Si continua a spogliare il territorio accentrando le funzioni in uffici già intasati e inefficienti .Aumenteranno tempi e qualità delle risposte di giustizia e il personale dipendente verrà oberato, cresceranno i carichi di lavoro. In Italia si continua a fare le cose al contrario

     

     

    (14:50, Comunicato di Girolamo de Maria, coordinatore provinciale Pd Reggio Calabria) Merita sostegno e vicinanza la protesta mediante lo sciopero della fame che da stamane stanno attuando il segretario del circolo Pd di Cinquefrondi, Michele Galimi, assieme al Comitato a difesa del Tribunale di Cinquefrondi nel piazzale antistante la struttura giudiziaria. Un’iniziativa che punta a sensibilizzare le istituzioni preposte al fine di scongiurare il definitivo trasferimento delle funzioni della sezione distaccata presso la sede centrale di Palmi. Il Pd è impegnato ad ogni livello a difesa del presidio giudiziario di Cinquefrondi ed in tale direzione ha impegnato i propri parlamentari i quali, attraverso i componenti della Commissione giustizia della Camera, incontreranno domani il ministro della Giustizia Cancellieri per avere dalla rappresentante del governo risposte tese alla salvaguardia di una struttura giudiziaria che fino ad oggi ha garantito un servizio essenziale in uno dei territori più difficili della Calabria.

     

     

    (14:40 Ansa) Nuovo fronte di protesta in Calabria contro il taglio dei Tribunali deciso dal Governo. A promuoverlo il sindaco di Cinquefrondi, Marco Cascarano, che insieme a due consiglieri comunali, Michele Galimi, del Pd, e Michele Conia, di Rinascita per Cinquefrondi, ed al consigliere provinciale di Rifondazione comunista Giuseppe Longo, ha iniziato stamani uno sciopero della fame per protestare contro la chiusura della sezione distaccata del Tribunale di Palmi che ha sede proprio a Cinquefrondi. Un gruppo di esponenti politici si è anche incatenato davanti alla sede della sezione distaccata del Tribunale per impedire il trasferimento di mobili e documenti. ”Vicinanza e solidarietà” a Galimi, che è anche il segretario della sezione di Cinquefrondi del Pd, ed agli altri promotori della protesta è stata espressa dal deputato Demetrio Battaglia, del Partito democratico. ”Il Tribunale di Cinquefrondi – sostiene Battaglia in una dichiarazione – è un fondamentale presidio di legalità per un territorio che ha fame di giustizia caratterizzandosi sempre per efficienza e funzionalità. Non è proprio possibile che la mole di lavoro ricadente sui giudici, il personale amministrativo come anche gli arredi e le suppellettili possano essere ospitati presso il Tribunale di Palmi”. ”Domani – riferisce ancora battaglia – i deputati del Partito Democratico in Commissione Giustizia investiranno della questione il Ministro Cancellieri, dalla quale attendiamo risposte concrete per non far venire meno un servizio indispensabile che lo Stato ha l’obbligo di garantire”.

     

     

    (13:00 Comunicato di Michela Tripodi, responsabile della Camera del Lavoro Cgil di Cinquefrondi) La chiusura, ormai, certa della sezione staccata del Tribunale di Palmi a Cinquefrondi desta in noi profondo rammarico e preoccupazione. In un territorio, dove è sempre crescente e, comunque, costante la criminalità organizzata “lo scippo” di, quello che noi riteniamo, presidio di giustizia non può che dare un segnale negativo e contribuire al degrado sociale e culturale in cui il paese di Cinquefrondi versa, nnostante alcuni sengali positivi provenienti da più parti politiche. Le decisione presa, seguendo i tagli di una politica scellerata e poco attenta alle esigenze del territorio della Piana di Gioia Tauro , è ingiusta oltre che inopportuna vista l’importante produttività della sezione staccata di Cinquefrondi. Oltre al fatto che, visto il particolare momento di crisi economica, non viene preso in considerazione l’importante contributo che la sezione staccata di un Tribunale può dare in termini di visibilità e in termini economici per le piccole attività lavorative cinquefrondesi. Eccco perché, noi come Cgil, come Camera del Lavoro di Cinquefrondi, abbiamo ritenuto importante la nostra presenza al sit-in di protesta tenutosi davanti al tribunale Martedì mattina, proprio durante l’attuazione del “trasloco” della sede. Riteniamo che la decisione presa rappresenti uno schiaffo morale per tutta la popolazione cinquefrondese e per i paesi vicini. Saremo vicini e presenti a tutte le attività che verranno organizzate dai movimenti politici per cercare di salvare questo importante simbolo di giustizia. Ci appelliamo, dunque, a tutte le forze politiche ed istituzionali, affinchè diano il massiomo del loro impegno e della loro attenzione avverso una decisione incomprensibile.

     

     

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