REGGIO CALABRIA – ”I percettori di mobilità in deroga utilizzati presso gli Enti territoriali che hanno partecipato alla manifestazione di interesse indetta dalla Regione Calabria non possono essere soggetti a trattenute Irpef”. E’ quanto dichiara il Segretario Generale della Uil Temp di Reggio Calabria Stefano Princi, sollevando la questione relativa a centinaia di lavoratori in mobilità impiegati negli territoriali che hanno aderito al bando per il sostegno al reddito indetto dalla Regione Calabria e gestito dall’Azienda Calabria Lavoro. ”L’articolo 5 della manifestazione d’interesse della Regione parla chiaro – spiega Princi – l’integrazione al reddito di 250 euro per un massimo di sei mensilità è esente dall’Irpef ai sensi dell’art. 34, terzo comma, del DPR 601 del 73, che sancisce in maniera inequivocabile che i sussidi corrisposti dallo Stato e da altri enti pubblici a titolo assistenziale sono esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche e dall’imposta locale sui redditi nei confronti dei percepienti”.
Una questione, quest’ultima, affrontata anche dal Segretario Regionale della Uil Temp Gianvincenzo Benito Petrassi nel corso dell’ultima assise congressuale regionale. ”Come forza sindacale – prosegue il Segretario reggino Stefano Princi – sosteniamo lo strumento dei tirocini messo in atto dalla Regione. Si tratta di una forma di sostegno al reddito necessaria ed improrogabile per i lavoratori in mobilità. Ma chiediamo che i pagamenti vengano effettuati con puntualità e senza alcun ulteriore prelievo fiscale. Ci rendiamo conto che sulle trattenute Irpef la normativa è certamente complessa, ma visto quanto dichiarato espressamente dal testo della stessa manifestazione d’interesse, ci chiediamo come mai a pagare le distrazioni della burocrazia debbano essere sempre le tasche dei lavoratori. Chiediamo dunque che si intervenga immediatamente anche restituendo quanto dovuto ai lavoratori che hanno già ricevuto le prime trattenute”.
”Quello delle trattenute Irpef è un tema che sta pesando non poco sulla testa dei lavoratori – dichiara ancora Princi – la tassazione prevista dalla normativa sui sussidi passivi è resa ancora più evidente per l’accumularsi delle trattenute pregresse relative alle mensilità dell’anno precedente, causate da un ritardo nelle erogazioni dei fondi ministeriali. La conseguenza finale – conclude il Segretario provinciale Uil Temp – è che gli assegni dei lavoratori in mobilità risultano di molto decurtati, mettendo di fatto in enorme difficoltà migliaia di famiglie calabresi”.