• Spariti 20 minori dal Cara di Isola Capo Rizzuto. Amati (Pd) al ministro Kyenge: “Intervenga per cercarli”
    La senatrice del Pd ha presentato un'interrogazione rivolta ai ministri Alfano, Giovannini e Kyenge
    19/09/2013 | Ilaria Di Bella, Ufficio stampa gruppo Pd Senato | Comunicato

    ROMA – La vicenda della sparizione di 20 minori immigrati non accompagnati dal Cara di Isola Capo Rizzuto, appurata alla fine di agosto dal Garante per l’Infanzia della Calabria, finisce in Consiglio dei ministri. La senatrice del Pd Silvana Amati, membro dell’Ufficio di Presidenza del Senato, ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’Interno, del Lavoro e dell’Integrazione per sapere “quali misure intendano assumere per accertare i fatti relativi alle segnalazioni fatte dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Calabria” in merito alle violazioni dei diritti dei minori presenti presso il Cara Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto, “Garante al quale va riconosciuto l’impegno e la particolare dedizione con la quale ha seguito questa difficile vicenda”. “La vicenda – spiega la senatrice Amati – si riferisce, come è noto, all’ispezione effettuata il 3 agosto 2013 presso il Cara di Isola Capo Rizzuto, in cui il Garante per l’Infanzia della Calabria ha verificato la presenza di 70 minori non accompagnati, tenuti in condizioni igienico-sanitarie improprie, inadeguate e precarie, tra l’altro insieme con adulti. In una successiva visita, fatta il 26 agosto, dei 70 minori ne risultavano presenti soltanto 50, custoditi in modo più opportuno ma sempre in condizioni di grave precarietà.

     

    Il Garante per l’Infanzia della Calabria ha denunciato, in quell’occasione, che non era disponibile un elenco dei minori e che ai ragazzi, il più piccolo di 11-12 anni, non era stato consentito di mettersi in contatto con le proprie famiglie di origine, anche per agevolarne l’identificazione. L’episodio ha suscitato varie polemiche sulla stampa locale. Un noto quotidiano nazionale ha anche riportato una polemica sulle forme della interlocuzione intercorsa tra il Garante dell’infanzia della Calabria e il funzionario della Prefettura di Crotone preposto al controllo e alla corretta erogazione dei servizi presso il Cara, polemica che ci auguriamo non faccia passare in secondo ordine la gravità dei problemi denunciati circa le condizioni di permanenza nel centro dei minori immigrati. Oltre a verificare ciò che è accaduto e dove siano finiti 20 tra ragazze e ragazzi, ciò che chiediamo ai ministri competenti è di fare luce sulle responsabilità e sulle precarie condizioni di erogazione del servizio del Cara Sant’Anna, di competenza della Prefettura di Crotone”.