• Sorical taglia servizio a Crotone. Sindaco Vallone forza serbatoio e ridà l’acqua alla città
    09/04/2015 | Clara Varano | www.strill.it

    CROTONE – Lo aveva detto “senza acqua non si può stare” e dalle parole passare ai fatti per Peppino Vallone, sindaco di Crotone, sono stati sufficienti un martello ed un piede di porco. Armato della sua fascia tricolore, dell’ordinanza emessa dalla sua stessa amministrazione e scortato dalla polizia municipale e dall’intera Giunta, questa mattina, erano le 12.30, Peppino Vallone ha forzato il serbatoio di Vescovatello ed ha restituito l’acqua alla città. La vicenda, ormai nota, è quella dei continui battibecchi tra il primo cittadino della città pitagorica e la Sorical, società che gestisce la rete idrica della maggior parte dei comuni calabresi. Nei giorni scorsi la Sorical aveva prima avvisato che sarebbe stata ridotta la portata dell’acqua nelle abitazioni di Crotone e poi aveva dato esecuzione all’avvertimento. Vallone, dal canto suo, aveva, con un’ordinanza, inizialmente imposto la riapertura dei rubinetti alla Sorical e poi ha agito “di conseguenza”.

     

    La portata dell’acqua a Crotone è stata ridotta martedì scorso a causa del mancato pagamento delle relative spettanze da parte della Soakro, la società che invece ha in carico il servizio nella provincia crotonese. In sostanza la Soakro non ha pagato la Sorical e la Sorical ha interrotto il servizio. Ma in tutto ciò cosa c’entra il cittadino comune che paga regolarmente le tasse? È quello che si chiede lo stesso Vallone. “ Non credo – sottolinea Vallone – che la responsabilità esclusiva sia della Sorical. Detto questo non possono pagare i cittadini. Invece di interrompere il servizio possono fare istanze nelle sedi opportune per esigere il suo credito. Non possono attribuire la responsabilità a cittadini che pagano le tasse”. Intanto per ler la Sorical “sono stati fatti tutti i passaggi possibili e immaginabili per evitare l’interruzione del servizio”, al quale si è dunque arrivati dopo tempo, e “la colpa della Soakro”.

     

    Il gesto di Vallone, però, non è passato inosservato e il deputato del Pd, Nicodemo Nazzareno Salerno, ha immediatamente rimarcato come “l’esecuzione forzosa è un atto di grande sensibilità da parte di un amministratore nei confronti della propria cittadinanza. I gravi disagi che si stavano verificando in città oltre che i rischi di ordine igienico – sanitario hanno giustamente motivato questo intervento che pur nella sua eccezionalità era necessario operare nell’interesse della cittadinanza amministrata”. “Il sindaco Vallone – continua il deputato – ancora una volta, si è fatto carico di una grande resposanbilità rispetto ad una questione che da tempo vede contrapposti due strutture come Sorical e Soakro i cui contenziosi finiscono per ricadere sulle spalle dell’incolpevole cittadinanza. Una situazione che non è più sostenibile e che ricordo non riguarda solo la città di Crotone ma l’intera provincia”.

     

    Casi come quelli di Crotone “si sono presentati e si presenteranno – conclude Nazzareno Oliverio – anche per altri comuni del territorio. Una situazione esplosiva la cui soluzione che non può essere lasciata ai ripetuti e pur necessari interventi come quello che ha operato il sindaco Vallone. Il mio invito è al prefetto di Crotone affinchè metta in campo e con urgenza tutte le iniziative per aprire un tavolo di concertazione che veda coinvolte non solo i soggetti interessati al servizio idrico ma anche le istituzioni deputate a livello sovracomunale affinchè si possa definire una questione che riguarda un bene primario e fondamentale come l’acqua. Siamo certi che la sensibilità istituzionale del prefetto non mancherà su questo delicato tema”.