Reggio di Calabria – Le RSA apprendono di un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore” del 4 settembre scorso dal Presidente della Sogas, Carlo Alberto Porcino, e rimangono esterrefatti dalle dichiarazioni contenute nella nota stampa, in cui viene dichiarato un esubero di personale di quasi il 40%, la percentuale dichiarata dal dott. Porcino cresce repentinamente in ogni suo intervento pubblico.
Non si riesce a comprendere come questo aggravio di spese siano addebitabili soltanto alle passate amministrazioni, che a detta del Presidente hanno gestito in modo irrazionale ed hanno solamente accumulato perdite.
Le RSA, pur sforzandosi, non riescono a comprendere come è stato possibile raggiungere per due anni consecutivi (2011/2012) il pareggio di bilancio, viste le perdite accumulate dalle precedenti gestioni.
Il percorso che il management intende portare avanti, basato solo ed esclusivamente sulla riduzione del costo del personale, risulta inaccettabile dai lavoratori tutti, in considerazione anche del fatto che il numero dei dipendenti è cresciuto a seguito delle assunzioni effettuate durante la cassa integrazione proprio dall’attuale gestione.
Il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto non deve passare attraverso la sola teoria di riduzione del costo del personale, bensì da un serio piano industriale, così come richiesto dal rappresentante dell’Ente Regione Calabria in occasione dell’ultima Assemblea dei Soci, che ricordiamo essere stato già presentato dal management nel 2012 ma che evidentemente a nulla ha portato se non solo il relativo costo di redazione.
Le scriventi OO.SS. si chiedono ed estendono la domanda a tutta l’opinione pubblica ed in particolare a tutta la classe politica, cosa ha fatto l’attuale management dal 2011 ad oggi, oltre agli annunci dei tanti voli che avrebbero portato al raggiungimento degli 800mila passeggeri, per incrementare l’attività volativa sullo scalo reggino, che da anni si è ridotta drasticamente?
Perché a tutt’oggi, dopo l’intervista rilasciata qualche mese fa sempre dal Dr. Porcino non si hanno notizie sul riappalto della nuova aerostazione? Che ricordiamo è condizione essenziale posta dall’Enac per l’ottenimento della concessione ventennale.
Forse non è stata ancora restituita alla Regione la famosa somma di quasi 1 mln e mezzo di euro dichiarata da Porcino “distratta”, dalle precedenti amministrazioni?
I lavoratori hanno subito e continuano a subire le drastiche scelte adottate da questo management anche sotto l’aspetto economico, partendo dalla riduzione dello stipendio, dalla cassa integrazione della durata di due anni, dal congelamento degli oneri accessori, dal mancato pagamento delle festività soppresse ed infine dal pagamento degli stipendi che ormai da quattro anni vengono erogati con ritardi incalcolabili, causando gravi disagi alle loro famiglie.
Nonostante le difficoltà i lavoratori Sogas continuano a prestare la loro attività con estrema professionalità e dedizione, al servizio della cittadinanza e non accettano più di sentirsi il capro espiatorio della crisi in cui versa lo scalo reggino.
Ci appelliamo per l’ennesima volta ai Soci ed alla politica tutta, proponendo un cambio di rotta per il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto che dovrà necessariamente passare attraverso il cambio gestionale.