• Provincia di Reggio Calabria, un emendamento al bilancio 2013 destina le somme dei fondi perenti
    A Cinquefrondi previsti 150.000 euro per la realizzazione di un centro sociale/teatro tenda
    07/08/2013 | Francesco Bonini | Edicola di Pinuccio
    palazzo foti

    palazzo foti

    CINQUEFRONDI – Nemmeno una settimana fa il governo Letta con il disegno di legge costituzionale “Delrio”, volto all’abrogazione degli articoli 114 e seguenti della Carta Costituzionale e dopo alcuni tentativi andati a vuoto ed in attesa della riforma, svuotava di fatto le Amministrazioni provinciali di compiti e risorse e sanciva la nascita a partire dal 2014 delle Città Metropolitane. Un atto che ricalcava sostanzialmente il provvedimento dello scorso luglio con la precisazione relativa al fatto che nella legge dovranno essere previste le funzioni, le modalità di finanziamento, l’ordinamento e soprattutto i confini territoriali.

     

    Lo spirito della riforma non punta a trasformare gli attuali enti territoriali in mini province ma a costituire comunità di interessi che tengano conto dei flussi di mobilità e degli investimenti industriali. Quella di Reggio Calabria è una delle province destinate a divenire Città metropolitane.

     

    Ad oggi in attesa dell’attuazione delle nuove norme rimane in carica, con pieni poteri, il vecchio Consiglio provinciale. Fino a quando non sarà operativa la riforma, nel 2014,  toccherà alla Giunta ed al Consiglio provinciale scegliere, decidere e dare indirizzi utilizzando le risorse di bilancio a disposizione. E’ argomento di questi giorni proprio l’approvazione del bilancio 2013, che nelle varie pieghe, “re-iscrive”  i cosiddetti “fondi perenti”.

     

    La perenzione amministrativa è un istituto caratteristico della contabilità pubblica, secondo il quale i residui passivi che non vengono pagati entro un certo tempo a partire dall’esercizio a cui si riferiscono vengono elimi­nati dalle scritture dello Stato. In particolare l’art. 36 del regio decreto 2440/1923 stabilisce che i residui delle spese correnti (o di funzionamento o mantenimento) non pagati entro il secondo esercizio successivo a quelli cui si riferiscono si intendono perenti agli effetti amministrativi; quelli relativi a spese per lavori, forniture e servizi possono essere mantenuti in bilancio fino al terzo esercizio successivo a quello cui si riferiscono. Le somme elimi­nate possono però riprodursi con riassegnazione ai pertinenti capitoli degli esercizi successivi, qualora il creditore ne richieda il pagamento (purché non sia trascorso il periodo di «prescrizione» giuridica del suo diritto). Vi sono quindi somme relative a trasferimenti dello Stato non erogate a seguito del blocco normativo relativo alla tesoreria unica. Queste somme vengono richieste dalle Amministrazioni e possono considerarsi crediti liquidi ed esigibili a tutti gli effetti. Somme, in sostanza, congelate e che aspettano solo di essere reclamate.

     

    La Giunta provinciale ha già deliberato lo schema di bilancio 2013 e lo ha presentato al Consiglio per l’analisi e l’approvazione. Nella massa delle somme che serviranno all’esercizio dell’attività amminsitrativa per l’anno corrente, trovano spazio i fondi perenti che devono avere una destinazione di spesa. Lo scorso lunedì è stato presentato un emendamento al documento contabile di previsione per l’anno in corso dai consiglieri di maggioranza Loiero, Cara, Cannizzaro, Zavettieri, Polimeno, Campisi, Brizzi, Fedele e Sciarrone che andrà ad integrare il piano delle opere pubbliche. Nell’emendamento si chiede, ai sensi dell’art. 14 del regolamento generale di contabilità provinciale, la destinazione delle somme relative ai fondi perenti per una serie di interventi da eseguire su tutto il territorio provinciale. Il tutto subordinato all’effettivo incasso da parte dello Stato. L’emendamento ha avuto il parere favorevole del dirigente del settore economico finanziario e del collegio dei revisori dei conti.

     

    Si tratta di circa tre milioni di euro con cui si potrebbero finanziare diverse opere pubbliche. In base all’emendamento, la Piana di Gioia Tauro è interessata da opere nel campo della viabilità (Sp 2 Cosoleto-Delianuova e perimetro urbano di Cittanova), da opere nel campo dello sviluppo commerciale (realizzazione del mercato ittico-ortofrutticolo a Gioia Tauro) e nel campo socio-culturale (costruzione di un centro socioculturale/teatro tenda a Cinquefrondi)

     

    L’inserimento della previsione di 150.000 euro per il centro socioculturale/teatro tenda a Cinquefrondi è il frutto di una sinergia politica che più delle appartenenze di partito, prende in considerazione una idea di sviluppo del territorio. Infatti, l’input per la realizzazione della struttura risale al 23 novembre dello scorso anno quando il capogruppo di Rifondazione Comunista Giuseppe Longo, ha chiesto al Presidente Raffa il finanziamento dell’opera. La presenza e l’attività sul territorio di associazioni culturali e Parrocchia – scriveva Longo –  è fortemente limitata da carenza di strutture. La presenza di un centro di aggregazione/teatro tenda potrebbe consentire lo sviluppo di progetti di recupero di minori a rischio coinvolgendo gli stessi nelle attività ed inserendoli nella vita culturale locale. La struttura potrebbe tra l’altro servire l’intero comprensorio dove operano associazioni culturali e teatrali. Una logica di sviluppo intercomunale che rompe gli steccati e i campanilismi creando vero sviluppo e vera crescita culturale.

     

    La sinergia va completata, essendo necessario integrare l‘investimento con fondi provinciali. Le somme richieste ed opzionate per la realizzazione della struttura a Cinquefrondi potrebbero bastare per costruire l’opera, ma resterebbe da finanziare l’eventuale acquisizione del suolo. In questo sarà importante il ruolo che dovrà svolgere l’amministrazione comunale, come avvenuto nel caso del costruendo Liceo musicale, dovrebbe mettere a disposizione, senza oneri, il sito sul quale realizzare la struttura.

     

    Oltre agli interventi nella piana di Gioia Tauro l’emendamento prevede altre opere di viabilità per la valorizzazione dei territori  montani in collaborazione con i comuni interessati ed il consorzio di bonifica del Basso Jonio reggino, un cavalcavia per l’attraversamento della linea ferroviaria a Caulonia e la realizzazione di tratto di lungomare nel comune di Grotteria. L’emendamento è stato approvato con il voto favorevole anche di Longo che si è astenuto in sede di votazione per l’approvazione del bilancio.